A questo proposito non sono mancati i commenti da parte delle principali organizzazioni agricole. Coldiretti, per esempio, ha apprezzato particolarmente il provvedimento varato su proposta del ministro Maurizio Martina.
Provvedimento che prevede la copertura del mancato reddito delle imprese di allevamento con un aiuto per gli animali allevati, dalle pecore ai bovini, per i quali è fissato un aiuto di 400 euro a capo con l'aumento degli stanziamenti da 1 a 10 milioni per gli allevatori colpiti. Nonché anticipi sui contributi europei per far fronte alle esigenze di liquidità, mentre verranno raddoppiate le 200 stalle mobili ed i 70 moduli abitativi previsti dai bandi regionali in dirittura di arrivo.
"Ora dobbiamo vincere insieme la battaglia contro la burocrazia per fare in modo che gli aiuti arrivino al più presto ad agricoltori ed allevatori che rischiano di chiudere per sempre, se non si creano le condizioni per restare sul posto, garantendo vivibilità e operatività per accudire il bestiame e dare continuità alle attività produttive" ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.
"Occorre una corsa contro il tempo per dare la possibilità agli allevatori di stare vicino ai propri animali con container, roulotte o moduli abitativi, ma servono anche ricoveri sicuri per il bestiame con stalle, fienili e casolari lesionati, distrutti o inagibili. La ricostruzione - ha continuato Moncalvo - vada di pari passo con la ripresa dell'economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo, per non rassegnarsi all'abbandono e allo spopolamento".
L'agricoltura, tra manodopera familiare ed esterna, infatti, contribuisce in modo importante all'occupazione e all'economia di quei territori ma - sottolinea la Coldiretti - alimenta anche un fiorente indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi dai quali si ottengono specialità di pregio famose in tutto il mondo.
Anche Confagricoltura, nella persona del presidente Mario Guidi, non ha mancato di esprimere la propria soddisfazione nell'approvazione del decreto legge. "Apprezziamo il nuovo decreto per il terremoto che tra l'altro destina circa 11 milioni di euro per il sostegno del settore zootecnico. C'è la piena consapevolezza che bisogna intervenire subito e con un adeguato stanziamento per salvaguardare l'attività agricola nelle zone devastate dal sisma".
"La mia organizzazione - prosegue Mario Guidi - è attivamente impegnata nelle varie zone terremotate, anche se non mancano le difficoltà, come a Norcia dove la stessa nostra sede è inagibile. In particolare nella cittadina umbra ci stiamo attrezzando con un camper per riattivare il prima possibile l'attività e dare la necessaria assistenza sul posto alle aziende associate".
Quindi anche Guidi, come Moncalvo, si sofferma sulla burocrazia: "In molti comuni anche gli interventi e le donazioni dei privati, finalizzate a dotare gli agricoltori terremotati di strutture mobili abitative e di ricovero del bestiame, vengono ostacolati dalle amministrazioni locali. Occorre comprendere che l'emergenza si supera anche, e soprattutto, dando corsie preferenziali agli interventi di buona volontà".
"Stiamo selezionando e raccogliendo - conclude infine il presidente di Confagricoltura - tutti i prodotti salvati dal sisma e attivando una rete di vendita per dare un'immediata risposta economica alle aziende in difficoltà".