Si intende, in via prioritaria, incentivare l'incremento quantitativo e qualitativo della produzione nazionale di olive e di olio extravergine di oliva, senza accrescere la pressione sulle risorse naturali, in modo particolare sulla risorsa idrica, attraverso la razionalizzazione della coltivazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e l'introduzione di nuovi sistemi colturali in grado di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica.
Si intende altresì sostenere progetti di ricerca e sviluppo, al fine di accrescere e migliorare l'efficienza dell'olivicoltura italiana, finalizzati agli ambiti della produzione agricola primaria, sia per le olive da olio che per le olive da mensa, della prima trasformazione e della difesa da organismi nocivi per l'olivo (Xylella fastidiosa).
Risulta fondamentale, inoltre, contribuire alla valorizzazione del made in Italy e delle classi merceologiche di qualità superiore certificate dell'olio extravergine di oliva italiano, in particolare attraverso campagne informative, programmi di comunicazione istituzionale e di educazione del consumatore, azioni promozionali a favore del prodotto olio sul mercato interno e sul mercato esterno, sia per le olive da olio che per le olive da mensa.
Attraverso specifiche agevolazioni alle Pmi ed ulteriori azioni, si mira al recupero varietale delle cultivar nazionali di olive da mensa in nuovi impianti olivicoli integralmente meccanizzabili.
Le disposizioni mirano infine a sostenere l'aggregazione e l'organizzazione economica degli operatori della filiera olivicola, mediante misure di sostegno all'accesso al credito ed agevolazioni per lo sviluppo e il consolidamento delle relazioni contrattuali tra le diverse fasi della filiera.
Beneficiarie degli interventi saranno le Pmi, anche organizzate in reti di imprese, attive nella fase della produzione agricola primaria, della trasformazione e della commercializzazione della filiera olivicola, ma anche le organizzazioni di produttori, gli enti di ricerca e di diffusione della conoscenza, nonché le imprese prestatrici di servizi di consulenza e di ricerca, ed altri soggetti pubblici.
Le risorse finanziarie sono pari a 14 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017 oltre a 4 milioni di euro in conto residui di provenienza dell'anno 2015.
Gli interventi saranno attuati dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali con provvedimenti che individuano, oltre a quanto già previsto nel decreto, l'ammontare delle risorse disponibili, le condizioni di ammissibilità degli interventi, le spese ammissibili, la forma e l'intensità delle agevolazioni, nonché i termini e le modalità per la presentazione delle domande e per la concessione e l'erogazione degli aiuti.