A poco più di un anno dall'entrata in vigore della legge nazionale sull'agricoltura sociale 141/2015, la Coldiretti Campania prova a fare il punto, anche alla luce della partenza del Programma di sviluppo rurale 2014-2020.

"Lo spirito delle norme – commenta Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vice nazionale – è ancora ampiamente disatteso. Il ritardo dei decreti attuativi è certamente una concausa, ma occorre aprire una seria riflessione. L'obiettivo da cogliere è ampliare la multifunzionalità, offrendo servizi sociali a sostegno della coesione nelle aree rurali. Ma non solo. La legge contiene degli spunti interessanti per favorire la crescita della filiera corta.

Ed è per questo motivo che Coldiretti ha chiesto all’assessorato all’Agricoltura campano di lanciare al più presto il bando sulla misura 16.9.1 del Psr Campania dedicata alla cooperazione nell’ambito dell’agricoltura sociale
 
Coldiretti ricorda come grazie alla legge 141/2015 le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere possono inserire, come criteri di priorità per l'assegnazione delle gare di fornitura, la provenienza dei prodotti agroalimentari da operatori di agricoltura sociale. I Comuni possono prevedere specifiche misure di valorizzazione dei prodotti provenienti dall'agricoltura sociale nel commercio su aree pubbliche. Gli stessi enti pubblici territoriali possono prevedere criteri di priorità per favorire lo sviluppo delle attività di agricoltura sociale nell'ambito delle procedure di vendita o locazione di terreni pubblici.
“Si tratta di una serie di opportunità che vanno messe in campo, aprendo un dialogo nei territori della Campania" sottolinea Masiello.
 
La legge – ricorda ancora Coldiretti Campania – invita le aziende agricole a contribuire a creare infrastrutture e servizi di welfare per garantire la permanenza, se non il ritorno delle persone anche nelle aree rurali più interne, dove spesso si coltivano prodotti di grande qualità ed eccellenza made in italy. L'agricoltura sociale è uno strumento di riabilitazione ed inclusione, non soltanto una opportunità economica.
 
"Nel Psr 14/20 – conclude Masiello – c'è una tipologia specifica di investimento che è la 16.9.1, dedicata proprio ad agricoltura sociale, educazione alimentare, ambientale in aziende agricole, cooperazione con soggetti pubblici/ privati. I beneficiari sono i partenariati costituiti da imprese agricole, anche sotto forma di reti di imprese, cooperative agricole, consorzi ed altri soggetti pubblici e privati interessati: fattorie sociali, associazioni, organizzazioni professionali e sindacali, fondazioni, enti pubblici, organismi di consulenza, soggetti del terzo settore ed altri soggetti funzionali allo svolgimento del progetto. Il tutto all'interno di una misura chiave del Psr, appunto la 16, dedicata alla cooperazione. Coldiretti ha chiesto alla Regione Campania di metterla al più presto sulla rampa di lancio, dedicandovi anche uno studio approfondito a cura del centro studi AgriSmart".