“Ci sono alcune strumenti innovativi per favorire l’accesso all’agricoltura dei giovani – spiega Maria Pirrone, presidente di Agia (sezione giovani di Cia) – ovvero le società di affiancamento e la banca delle terre agricole. Su questi capitoli la nostra associazione si è molto impegnata e sono proposte che sentiamo nostre, quindi non possiamo che accoglierle con favore. Certamente non sono l’unica soluzione per il ricambio generazionale nel settore, anche se combinate con diversi altri strumenti già attivi, come i Psr, possono svolgere il ruolo di acceleratori di sviluppo”.
“Con l’articolo 6 nasce una nuova forma societaria relativa alle società di affiancamento – continua la Pirrone – mettendo assieme ultra-65enni o pensionati e giovani, si consentirà una forma inedita sia di trasferimento graduale della gestione dell’impresa agricola sia delle conoscenze, segnatamente quelle non codificate, degli anziani verso i giovani in un’ottica di vantaggio reciproco”.
Critiche invece da Fedagromercati. “Grande rammarico per l’approvazione del testo – sottolinea il presidente Valentino Di Pisa – sono stati stralciati tutti i riferimenti ai mercati all’ingrosso. Ci sono certamente aspetti positivi nel testo, ma il governo ha mostrato scarsa attenzione al mondo degli ortomercati, i quali sono infrastrutture strategiche di interesse nazionale e veri punti di raccordo per tutti i settori della filiera agroalimentare”.