Ammontano a 20 milioni di euro gli investimenti in programma per l'ammodernamento delle reti idriche irrigue connesse alla diga che sbarra il fiume Jato a Partinico e che servono circa 7mila ettari di superficie agricola nell'omonimo comprensorio dell'entroterra della città metropolitana di Palermo.

Gli interventi di manutenzione straordinaria sulle reti di uno dei più importanti invasi siciliani, frutto delle lotte contadine degli anni '60 condotte dal sociologo Danilo Dolci, sono stati annunciati sabato undici giugno 2016 alla Cantina Borbonica di Partinico dall'assessore regionale all'Agricoltura della Regione Sicilia, Antonello Cracolici.

La diga sullo Jato forma il lago Poma, un invaso artificiale attestato a circa cinque chilometri da Partinico, in un una zona ricca di acqua nella quale in passato erano presenti mulini ed impianti per la lavorazione della canapa e del lino.

L'invaso Poma, costruito tra il 1963 ed il 1968 e dato in gestione all'Ente per lo sviluppo agricolo della Sicilia, ha una superficie di 163,6 ettari ed una capacità di 72,5 milioni di metri cubi di acqua.
E' attualmente uno dei più grandi invasi in Sicilia, esso consente l'irrigazione di circa 7mila ettari di terreno coltivato della piana di Partinico e ha un potenziale di ulteriori 2mila ettari?. Contribuisce inoltre all'approvvigionamento potabile della città di Palermo e di alcuni Paesi della fascia costiera.

"Questi interventi possono rappresentare un nuovo inizio per il rilancio della politica agricola nel comprensorio partinicese" ha affermato l'assessore regionale all'Agricoltura Cracolici.
"Per troppo tempo questo territorio ha avuto problemi di approvvigionamento idrico a causa del logoramento della vecchia rete irrigua. Per la prima volta dopo anni abbiamo messo in campo una soluzione strutturale. Il ministero per le Politiche agricole ha già finanziato la progettazione esecutiva per un intervento da 10 milioni di euro per la sostituzione di 650 chilometri di condotte in amianto del primo lotto a sollevamento e l'ampliamento della vasca di accumulo di Contrada Baronia da mille a 20mila metri cubi".

Cracolici ha anche sottolineato: "L'ampliamento della vasca consentirà di razionalizzare l'uso dei motori per la distribuzione delle acque con un conseguente abbattimento dei costi energetici".

Programmato anche un altro investimento da 10 milioni di euro, attualmente in progettazione preliminare, per il rifacimento dell'intera rete del 3° lotto a gravità. Le somme sono state recuperate da una riconversione di vecchi finanziamenti mai utilizzati che saranno disponibili dopo la ratifica da parte del Cipe.