"Sembra che la Commissione Ue sia orientata ad operare una riduzione dei volumi di ritiro rispetto alle precedenti assegnazioni (per tutti i Paesi la contrazione dei volumi attribuiti si attesterebbe intorno al 70%), senza che gli importi delle indennità di ritiro siano stati di contro minimamente innalzati ed aggiornati per tener conto dei reali costi di produzione”. Queste le parole di Davide Vernocchi, coordinatore del settore ortofrutticolo dell’Alleanza delle Cooperative agroalimentari, nel corso della riunione di Coordinamento del settore ortofrutticolo dell’Alleanza delle Cooperative che si è svolta lo scorso 27 aprile a Roma, in merito alle bozze di Regolamento per gli aiuti assegnati a seguito dell'embargo russo che circolano in queste ore.

Soprattutto in vista dell'avvio della campagna estiva è comunque importante la notizia di una possibile proroga degli aiuti: “La Commissione Ue è pronta a prorogare le misure straordinarie di sostegno per il settore ortofrutticolo - ha proseguito Vernocchi -, se alla scadenza del 30 giugno le misure restrittive dell’embargo russo verranno riconfermate: il nuovo Regolamento dovrebbe entrare in vigore già a partire dal 1° luglio, garantendo in tal modo la massima continuità ed evitando che ci siano per i produttori europei intervalli temporali non coperti dalle misure".

Particolare preoccupazione desta l’orientamento della Commissione a non prevedere nuove specifiche misure per il pomodoro da mensa, produzione che si trova ad essere oggi pesantemente penalizzata dalla decisione assunta dalla Russia di estendere il blocco delle importazioni anche alla vicina Turchia, Paese che preoccupa per molte altre referenze in funzione dei grandi volumi produttivi rappresentati nel comparto ortofrutticolo. Tale orientamento della Commissione costituirebbe un’ulteriore penalizzazione dei produttori europei di pomodori, che già scontano la concorrenza delle importazioni dal Marocco.

Il forte impegno dell’Alleanza - ha sottolineato il coordinatore -, che già nelle scorse settimane, insieme alle organizzazioni cooperative di Spagna e Francia, ha informato e sensibilizzato il commissario Hogan in merito al nuovo Regolamento per far fronte alla proroga dell’embargo che deve essere fondato su un presupposto finanziario adeguato, sia considerata la causa della crisi, dovuta a ragioni politiche di cui l’agricoltura non deve pagarne il prezzo, sia considerate le economie di spesa senza dubbio realizzate nella gestione dell’attuale Regolamento. Un invito che è stato rinnovato personalmente al commissario anche dal presidente dell’Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri, durante la recente missione in Cina e Giappone organizzata da Hogan”.

Nel corso del Coordinamento del settore è stata ribadita inoltre l’urgenza di ricercare soluzioni nazionali per risolvere alcune criticità emerse negli ultimi mesi, relative alla gestione dei finanziamenti in corso dei programmi operativi delle Op. “Rimane in ogni caso forte la nostra attenzione come Alleanza – ha ribadito Vernocchi – per favorire alleanze e strategie condivise tra Paesi produttori nell’ambito dei prossimi lavori comunitari, che vadano nella direzione di rendere il prossimo atto delegato sull’ortofrutta più flessibile alle peculiarità produttive e di mercato dei singoli Paesi membri, nella direzione della semplificazione”.

Si preannuncia in tale ambito molto "calda" la riunione del Comitato misto Ortofrutta di Francia, Italia e Spagna, composto dai rappresentanti del settore e dalle amministrazioni dei tre Paesi, che si riunirà il prossimo 4 maggio a Parigi al fine di analizzare proprio il lavoro di modifica dell’Atto delegato n° 543 del 2011 sui Programmi operativi del settore ortofrutticolo.