Il marchio d’area del gruppo di azione locale Alto Casertano arriva sul mercato e - dopo un lungo inter - finalmente compare sui prodotti agroalimentari della vasta area interessata all’azione del Gal coordianato da Pietro Andrea Cappella.
 
Occasione per questo esordio commerciale è la sezione enogastronomica dell’XI edizione di Fiera Agricola Pastorano, in provincia di Caserta, che inizia oggi con due importanti convegni: uno dedicato al futuro della filiera bufalina campana - con il Consorzio tutela mozzarella di bufala Campana, il consigliere delegato della Regione Campania all'Agricoltura Franco Alfieri e una rappresentanza del Mipaaf - e l’altro alla semina su sodo ed alla coltivazione dei legumi - con Aipas e Slow Food Campania.
 
In questo quadro, proprio nella giornata mondiale della terra, vengono lanciate insieme le iniziative forti del gal Alto Casertano: il portale per lo sviluppo dell’e-commerce dei prodotti agroalimentari ed il relativo marchio d'area.

Il Gal Alto Casertano è nato nel 1992 per incentivare lo sviluppo rurale di una vasta area che abbraccia 48 comuni nelle 3 macroaree del Massiccio del Matese, e dei gruppi di Monte Maggiore e Monte Santa Croce. L’obiettivo del Gal è incrementare la capacità di negoziazione e di vendita, rafforzare i canali, la ricerca di nuovi mercati, valorizzare e promuovere una cultura enogastronomica legata alle peculiarità di una terra fertile e incontaminata, dove è ancora possibile vivere a contatto con la natura e l’attenzione per i prodotti è da sempre molto alta.  
 
“Lo stand presente a Fiera Agricola coltiva almeno due ambizioni: dimostrare ai consumatori l’impegno che il gruppo sta profondendo per valorizzare le tipicità enogastronomiche del territorio e presentare ad un vasto pubblico gli oltre cento prodotti del Marchio d’Area Alto Casertano, segnalato come best practices tra le iniziative europee finanziate dai programmi leader" è scritto in un comunicato del Gal.
 
Nel paniere di prodotti a marchio Alto Casertano si trovano vini, salumi, formaggi, miele, oli, conserve, confetture, farine, legumi, frutta, verdura, prodotti da forno e del bosco. Il marchio d’area ne certifica la provenienza e il rispetto dei rigidi disciplinari elaborati a garanzia dei consumatori e degli ecosistemi, la cui salubrità è anche assicurata dal biomonitoraggio ambientale effettuato attraverso le api del progetto “Cara Terra”.

Così le Cipolle Alifane, i Tartufi del Matese, le Olive Caizzane, il Maiale Nero, le Mele Annurche, i Caciocavalli Silani, i biscotti di San Michele, per citare solo alcuni dei prodotti tutelati dal Gal, sono ora riconoscibili e, dunque, allo stesso tempo, oggetto di promozione e motore di un sistema locale di qualità.