Il Parlamento Ue ha bocciato a larga maggioranza il sistema di etichettatura a semaforo, con la revisione del regolamento n°1924/2006 sui claim nutrizionali e salutistici.

Siamo sempre stati in prima linea contro il sistema di etichettatura a semaforo, che penalizza i nostri prodotti agroalimentari di qualità -  ha sottolineato il ministro Martina Il voto del Parlamento Europeo è un successo che l’Italia ha costruito facendo squadra. Abbiamo unito le filiere produttive, quelle agricole e collaborato costantemente con i nostri parlamentari, a partire da Paolo De Castro. Ora ci aspettiamo che la Commissione Ue faccia un salto di qualità concreto su questo piano. Lo dobbiamo soprattutto ai consumatori, che vengono tratti in inganno da questi sistemi basati su criteri discutibili. Non è ammissibile che le nostre aziende che lavorano sulla qualità e producono alcuni dei prodotti cardine della dieta mediterranea vengano penalizzate, mentre invece le bibite gassate “light” ricevono il bollino verde. L’Italia andrà avanti con determinazione”.

Estendere agli altri Paesi dell’Unione europea il sistema inglese delle etichette a semaforo è improponibile, inaccettabile e soprattutto contrario ai regolamenti comunitari – sottolinea Confagricoltura Ringraziamo il Parlamento europeo che ha dato un segnale preciso sulla necessità di rivedere il regolamento sui profili nutrizionali in un’ottica di corretta informazione al consumatore a cui ora la Commissione dovrà attenersi. Non è con i semafori che si fa una corretta informazione alimentare, occorrono piuttosto adeguate iniziative educazionali. Il semaforo rosso dà l’idea di una situazione di pericolo per la salute. Non è però il prodotto in sé che è dannoso, bensì il suo uso non corretto. Invece una dieta alimentare corretta, ad esempio, è proprio quella mediterranea, con prodotti genuini, unici, che fanno bene e, in alcuni casi, come l’extravergine, sono anche nutraceutici”.

La bocciatura dell’etichetta a semaforo salva le esportazioni delle principali denominazioni made in Italy – sostiene Coldiretti - Finora, nonostante la prescrizione del Regolamento in questione di esprimersi entro il 2009, la Commissione non ha mai dato seguito alla loro definizione e ha di fatto tollerato la decisione della Gran Bretagna di far adottare tale sistema dal 98% dei supermercati inglesi con un ostacolo alla libera circolazione delle merci che sta mettendo in pericolo alcuni settori cardine dell’export made in Italy. Si tratta di un’informazione visiva sul contenuto di nutrienti con i bollini rosso, giallo o verde a indicare il contenuto di nutrienti critici per la salute. La segnalazione sui contenuti di grassi, sali e zuccheri non si basa sulle quantità effettivamente consumate, ma solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze. Il sistema finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e promuovere, al contrario, le bevande gassate senza zucchero, fuorviando i consumatori al reale valore nutrizionale”.

Accogliamo con soddisfazione il voto dell’Europarlamento che ha detto di no alla cosiddetta etichetta a semaforo adottata in Inghilterra – commenta in una nota CopagriTale sistema rappresenta un paradosso per la qualità made in Italy e non solo, poiché si fonda senza alcuna ragione scientifica su valutazioni che riguardano grassi, sale e zuccheri, contenuti nei prodotti, senza peraltro considerare i quantitativi consigliati nei pasti. Il consumatore ne uscirebbe deviato nelle sue scelte se pensiamo ai nostri formaggi e salumi, conosciuti nel mondo come eccellenze per sicurezza e qualità. Sarebbe tutto penalizzato sui mercati solo a causa di un’evidente sfida tutta incentrata su obiettivi commerciali”.