In Sardegna permane una situazione di emergenza per la corresponsione ad allevatori ed agricoltori dei pagamenti comunitari  dovuti da Agea sulla Domanda unica e anche sui residui da liquidare a valere sul Programma di sviluppo rurale 2007-2013, anche se una prima tranche dei pagamenti è stata già liquidata dall'organismo pagatore nazionale.
 
Lo scorso 14 marzo, il presidente della regione autonoma di Sardegna, Francesco Pigliaru e l’assessore all’Agricoltura e alla riforma pastorale dell'Isola, Elisabetta Falchi, avevano inviato una lettera al ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, resa pubblica con una nota alla stampa, nella quale sollecitavano la ripresa dei pagamenti.
 
“Sono stati liquidati circa 6 milioni di euro dovuti a domande a valere sui bandi del Psr Sardegna 2007-2013, ma altri 30 devono ancora essere erogati – dichiara oggi ad AgroNotizie il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba - mentre passi avanti più significativi sono stati fatti sulla Domanda Unica del primo pilastro Pac, con accrediti in conto corrente sugli acconti per circa 16 milioni, anche se mancano all’appello ancora i saldi e tutti i pagamenti sul greening”.
 
Per quanto riguarda il Psr 2007/2013, resterebbero da pagare partite sia sul Feasr 2007/2013 che sul Feasr 2014/2020, quest'ultimo impegnato in parte già nei bandi e nelle domande dello scorso anno per splafonamento e in parte attinto per effetto del trascinamento degli impegni giurdici assunti dall'amministrazione sarda sul fondo del nuovo Psr 2014-2020.
 
Per il direttore di Coldiretti Sardegna, nonostante siano stati complessivamente liquidati circa 22 milioni di euro “Permane ancora una situazione di sostanziale emergenza tra le imprese agricole e pastorali di Sardegna, anche se, diamo atto che almeno in parte si è dato avvio ai pagamenti”.
 
"Non vi sono motivi ostativi di natura finanziaria per il pagamento di tali domande – era scritto nella missiva inviata lo scorso 14 marzo da Pigliaru e Falchi a Martina - ci attendevamo, così come comunicato per le vie brevi, lo sblocco di tutti i pagamenti nella prima settimana di febbraio: ciò non è avvenuto".
 
"Condividiamo la preoccupazione delle organizzazioni professionali agricole e abbiamo subito chiesto al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina lo sblocco immediato degli aiuti". Dichiaravano Pigliaru e la Falchi dieci giorni fa, nel comunicato stampa in cui si dava atto della lettera indirizzata al Mipaaf, in relazione ai mancati pagamenti del Premio unico e del Psr Sardegna.
 
Oggetto della lettera indirizzata a Martina i finanziamenti del Premio unico e quanto resta da saldare dell’Asse 2 del Psr 2007/2013 che secondo Pigliaru e la Falchi costituiscono “Una parte rilevante del bilancio delle piccole imprese che operano, in particolare, nelle zone interne dell’Isola caratterizzate da oggettive condizioni di svantaggio competitivo”. Inoltre, “tra i pagamenti attesi vi sono anche i contributi in conto capitale concessi a decine di imprese che hanno realizzato investimenti aziendali ricorrendo al credito bancario, spesso attraverso la stipula di fideiussioni assicurative che devono essere rinnovate in attesa del pagamento del saldo finale dell’aiuto".
 
Pigliaru e la Falchi avevano ancora sottolineato: "Mancano all'appello i pagamenti di migliaia di domande presentate sul primo pilastro da imprenditori agricoli della Sardegna sui quali la Regione non ha alcuna competenza diretta". Paventando così il rischio di una "paralisi finanziaria delle aziende".
 
Nella nota stampa di dieci giorni fa l’assessore Elisabetta Falchi aveva avvisato: "La situazione sta diventando insostenibile, chiediamo al ministro Martina un intervento deciso nei confronti dell’Organismo pagatore nazionale Agea per facilitare lo sblocco immediato delle pratiche e l’attivazione dei pagamenti attesi dagli agricoltori della nostra Regione".