Proseguono senza sosta a Piedimonte Matese (Ce) le iniziative del Gruppo di azione locale Alto Casertano per dare impulso alla rete d’imprese. Lo strumento promosso dal Gal, infatti, frutto di un’idea del presidente Ercole De Cesare e del coordinatore Pietro Andrea Cappella, continua a promuovere i prodotti agroalimentari dell’Alto Casertano in giro per la provincia di Caserta e a breve anche sul web, grazie a un sito internet che si occupa di commercializzare le eccellenze del Massiccio del Matese, del Monte Maggiore e dell’area del vulcano spento di Roccamonfina, tre aree tutte diventate rispettivamente Parchi regionali.

La rete d’impresa Alto Casertano ha scelto di proporsi al grande pubblico della rete entrando sul portale di e-commerce www.campaniashop.it. "Rientra tra i principali obiettivi del contratto di rete la ricerca di nuovi mercati che possano valorizzare l'immagine e il nome delle imprese e del territorio dell’alto casertano, per questo motivo la Rete d’impresa ha ricercato un portale che offrisse massima visibilità alle produzioni tipiche del territorio - è scritto in un comunicato stampa del Gal alto casertano.

Saranno circa una ventina le aziende aderenti al contratto di rete che proporranno le produzioni tipiche del comprensorio, alcune anche presidio Slow Food, come le Cipolle di Alife, il Conciato Romano, il Lupino Gigante di Vairano, le produzioni di miele, i salumi di maialino nero casertano, i formaggi del Matese, prelibati prodotti da forno e altre curiosità agroalimentari della zona, altrimenti difficilmente commerciabili.

Sul marketplace 100% Campania www.campaniashop.it si potranno trovare anche i tipici vini casertani come il Casavecchia o il Pallagrello, noto come il vino di Re Ferdinando IV di Borbone, e ancora l’olio d’oliva extravergine prodotto con la Tonda del Matese, per esempio, che ha peculiarità uniche, sia chimiche che organolettiche o quello prodotto con l’altra oliva autoctona del Casertano: la Caiazzana.

Un posto d’onore sarà riservato ai legumi: i fagioli cerati tipici della zona di pianura, i fagioli bianchi di Gallo Matese (un ecotipo locale oggi oggetto di studio per salvaguardarne la biodiversità). E per finire confetture, composte di frutta e conserve dei prodotti tipici locali e, naturalmente, un ottimo tartufo nero.

Questa variegata offerta dovrà confrontarsi con le stagionalità dei prodotti e con le quantità prodotte da queste aziende a carattere famigliare. La sfida portata dal contratto di rete Alto Casertano al mercato con l’arma del web è appena iniziata.