“Sfruttare al meglio il potenziale del web vuol dire essere sempre più competitivi e conquistare nuove importanti fette di mercato – sottolinea il ministro Maurizio Martina – le nostre imprese lo sanno bene e cresce anche il numero dei giovani che decidono di investire in questo ambito. Come Governo, anche attraverso questa misura come questa, continuiamo a sostenere concretamente l’innovazione in un settore che si conferma strategico per l’economia del Paese”.
Possono presentare domande le imprese, anche costituite in cooperative o riunite in consorzi, che producono prodotti agricoli, agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura. Per quanto riguarda tutta la parte burocratica, nei documenti da allegare alla domanda è necessario specificare il codice dell’attività prevalente dichiarata dall’impresa ai fini Iva, il tipo di impresa, il costo complessivo degli investimenti e l’ammontare delle singole spese ammissibili, oltre all’effettività delle spese sostenute e della destinazione, nonché il credito di imposta spettante.
Insieme alla domanda, bisogna presentare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa ad altri aiuti de minimis eventualmente fruiti. Sono agevolabili tutte le spese sostenute per la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate all’avvio e allo sviluppo del commercio elettronico, in particolare le dotazioni tecnologiche, i software, la progettazione e l’implementazione, lo sviluppo di database e i sistemi di sicurezza.
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Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari forestali
Autore: Lorenzo Pelliconi