Finale lento per il Programma di sviluppo rurale 2007-2013 della Regione Sicilia, dove una serie di pagamenti in favore delle imprese agricole dell’isola devono ancora essere erogati.

Se ne lamenta Agrinsieme Sicilia, sezione regionale del coordinamento che raccoglie Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari: in un lungo comunicato stampa, diramato venerdì scorso, ricorda come siano ancora aperti numerosi capitoli del Psr 2007-2013.
Alcuni esempi sono il pagamento dei premi alle imprese biologiche per 230 milioni, le indennità compensative e le altre pratiche ancora bloccate sulle misure a investimento, che vincolano le imprese a polizze fideiussorie.
 
Agrinsieme Sicilia, pur nel riconoscere come “l’assessorato all’Agricoltura ha attivato le procedure di sblocco degli aiuti per le misure 121 e per le indennità compensative, per le quali invita a rendere immediati i tempi di erogazione del dovuto, richiama l’attenzione del governo regionale sul problema dell’agricoltura biologica”.
 
Su questo tema, come si ricorderà , il Tar Sicilia nella scorsa primavera ha annullato l’esito di un bando da 320 milioni di euro sulla Misura 214 - Pagamenti agroambientali – Azioni 1A, 1B e 1D – del Psr Sicilia 2007-2013, emanato nel 2013.
 
Successivamente, per un errore dell’Avvocatura dello Stato, come raccontato alla stampa dalla dirigente regionale dell’Agricoltura Rosa Barresi, l’assessorato non ricorre al Consiglio di Stato. E lo scorso dicembre il Tar Sicilia conferma la nullità degli atti e nomina un commissario per l’esecuzione della sentenza. E mentre l’assessore Antonello Cracolici ancora a gennaio scorso invoca un appello di ultima istanza, l’assessorato emana una sospensione cautelare di pagamenti per 180 milioni di euro proprio sul bando annullato della Misura 214.
 
In merito, Agrinsieme Sicilia sottolinea: “Occorre districare il groviglio di informazioni non confermate che preoccupano le aziende, garantire ai soggetti che hanno beneficiato della misura del Psr la non restituzione delle somme già percepite. È poi indispensabile fornire immediatamente una corretta informazione per quanto riguarda gli adempimenti necessari per la tutela legale degli stessi beneficiari”.

“Per i soggetti esclusi – continua la nota di Agrinsieme Sicilia – si deve dare seguito a quanto concordato nel corso dell’audizione della Commissione attività produttive dell’Assemblea della Regione Siciliana, ovvero di percorrere la strada di una mediazione concordata per i ricorrenti al bando”.
 
Vanno poi ancora definite le modalità per la erogazione d’urgenza delle spettanze relative alle annualità del biologico rimaste bloccate “Tenendo conto che i tempi della giustizia amministrativa – conclude Agrinsieme Sicilia - non possono gravare sui conti economici delle migliaia di aziende siciliane non responsabili del problema in atto”.