Questo dato, secondo i dati di Rete Rurale Nazionale, fanno scendere il rimanente da liquidare in quota Feasr a fine anno a 773 milioni di euro, di cui 500 milioni relativi alle aree del Sud e 266 milioni di euro per il centro Nord. L’accelerazione in questi ultimi tre mesi è dovuta in particolar modo al nuovo regolamento approvato ad agosto circa il maggior tempo concesso alle Regioni per effettuare le ultime modifiche ai Psr nella programmazione 2007-2013. Inoltre, la normativa ha concesso alle Regioni una maggiore flessibilità, consentendo redistribuzioni di risorse fino al limite del 5% del budget totale, rispetto al precedente limite del 3%. Una novità che le Regioni hanno colto in pieno, spostando risorse liquide da misure con performance scarse a interventi più attrattivi.
Focalizzando l’attenzione sulle regioni del Centro Nord, l’Asse 1 ha visto perdere 48 milioni di euro, con gli importi maggiori tolti dall’Emilia Romagna (-28,1 milioni), la Lombardia (-18,2) e la Sardegna (-16). La misura che visto ridurre proporzionalmente di più il proprio budget è la 123 “accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali”, mentre a seguire ci sono le infrastrutture connesse, la formazione e il recupero del potenziale agricolo. Crescono invece in termini di stanziamento la misura relativa all’ammodernamento delle aziende agricole e l’insediamento giovani.
Per quanto riguarda l’Asse 3, le regioni del Centro-Nord sottraggono in tutto 28 milioni di euro. La più colpita da questo taglio è la misura per la diversificazione in attività non agricole, mentre a seguire ci sono i servizi essenziali, il rinnovamento dei villaggi e del patrimonio rurale. Fra le Regioni che più hanno distorto risorse in questi ambiti sono il Lazio (-12,2 milioni), l’Emilia Romagna (-10,4) e le Marche (-7,7).
L’Asse 4 “Leader”, al Centro-Nord, perde 53,3 milioni di euro, praticamente tutti riferibili alla misura 413, con la Sardegna in testa (-37 milioni), seguita dalla Liguria (-8,7). L’asse 5 relativo all’assistenza tecnica sconta invece una diminuzione delle risorse per 13,4 milioni, con importi simili fra le varie Regioni del Centro-Nord.
A beneficiare di questa sottrazione di risorse da queste misure è l’Asse 2 “Ambiente e paesaggio”. A livello nazionale l’incremento di risorse per questo ambito è di 313 milioni di euro, di cui 149,6 milioni di euro nelle regioni del centro-nord. La misura maggiormente beneficiaria è quella relativa ai pagamenti agro-ambientali, mentre crescono anche le risorse per le indennità compensative per le zone svantaggiate e per gli investimenti produttivi. La A fare la parte del leone è l’Emilia Romagna (+47,9 milioni di euro), seguita dalla Sardegna (+25,6), il Lazio (+22,7) e la Lombardia (+19,4).