Il maltempo ha dato una tregua al Sud nel pomeriggi di ieri e fino a questa mattina, ma in Campania, Calabria e Sicilia resta prorogato fino alle 22 di oggi il rischio idrogeologico di livello arancione, date le pessime previsioni meteo.
In Campania la tregua nelle precipitazioni ha agevolato il decorso delle acque del fiume Volturno nel casertano, che non si presenta più minaccioso, mentre resta critica la situazione in provincia di Benevento, dove è partita una vera e propria gara di solidarietà verso le aziende agricole colpite.

Intanto, dalle organizzazioni agricole si moltiplicano gli appelli al governo ed all’ente Regione per dare subito una mano alle tante aziende che negli eventi alluvionali del 14 e 15 ottobre hanno perso tutto.

In Puglia il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha annunciato interventi a favore delle aziende danneggiate con il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 ancora in fase di adozione a Bruxelles.

“Ai danni dell'alluvione si rischia di aggiungere danni ulteriori per i prossimi raccolti, se non si interviene rapidamente”. Gennarino Masiello, vicepresidente confederale di Coldiretti e presidente di Coldiretti Campania, lancia un appello alle istituzioni affinché si metta ordine e chiarezza negli interventi necessari in Campania ed in particolare in provincia di Benevento.

Il maltempo e l’alluvione hanno travolto vigneti Doc e ortaggi ma anche strutture di trasformazione destinate al deposito di sementi e alla produzione alimentare. Coldiretti Campania stima in diverse migliaia le aziende agricole danneggiate.

“Siamo molto preoccupati – sostiene Masiello – per l'incertezza che si percepisce nell'affrontare i gravi danni dovuti alle esondazioni dei fiumi e al dissesto idrogeologico.
Le misure annunciate finora non si sono tradotte in un percorso immediato e comprensibile, a partire dalla soluzione scelta per affrontare il fenomeno e per inquadrare immediatamente una scala di priorità nonché le risorse da stanziare per il riavvio delle attività.
Anzitutto va detto che il mondo agricolo, nonostante la tragedia che si sta vivendo in queste ore, sta facendo la sua parte offrendo un aiuto concreto alla rimozione di fango e detriti lungo le strade. Oltre ad una solidarietà che arriva dai volontari e da altre imprese verso chi è in difficoltà. Il rischio che sta emergendo è che al danno già arrecato dalla furia dell'acqua si aggiunga un danno ulteriore alle aziende che non potranno seminare. Si rischia di far saltare su migliaia di ettari il raccolto del prossimo anno".


"È necessario rimettere in piedi le imprese colpite con interventi immediati di sostegno perchè i terreni sono in condizioni tali da impedire la preparazione dei nuovi raccolti e in altri casi le piantagioni sono state spazzate via, come i vigneti - sottolinea Masiello, che aggiunge - le istituzioni diano un segnale forte.
Coldiretti Campania è pronta a fare la sua parte, indicando strade utili per fronteggiare il fenomeno, ma ad oggi ancora non si è ancora insediato un tavolo per affrontare l'emergenza, fatto di istituzioni e rappresentanze, che sia utile per ridurre la confusione e remare tutti nello stesso verso”.


Immediato riconoscimento dello stato di calamità naturale e dello stato emergenza, aiuti finanziari in regime de minimis e deroga ai termini di scadenza dei progetti europei che vedono coinvolte le imprese agricole colpite dal maltempo. La Cia - sezione di Benevento avanza tre proposte concrete per far fronte alle devastazioni subite dal territorio e dal tessuto imprenditoriale sannita.

Non solo, per fornire un tempestivo sostegno alla popolazione, anche la Cia ha creato un Fondo di solidarietà - Iban: IT94Z0538715000000002374190; Causale: Emergenza Sannio.

“I soldi raccolti verranno utilizzati per aiutare aziende e famiglie in difficoltà a ripristinare nel più breve tempo possibile il ritorno alla normalità” afferma Raffaele Amore, presidente della Cia Benevento.

“Il bilancio dei danni – prosegue Amore – si aggrava al passare delle ore. La produzione di Solopaca e di Falanghina è in gran parte compromessa, così come quella di centinaia di terreni agricoli, vigneti Doc e coltivazioni di ortaggi. Decine solo le aziende distrutte e le continue interruzioni della fornitura di energia elettrica e di gas nei comuni della provincia rendono ancora più difficili i soccorsi e il superamento dell’emergenza”.
 
Superando l'alta valle del fiume Fortore, ed entrando in Puglia, la situazione non è migliore. Anche qui il maltempo ha colpito duramente nei giorni scorsi.

“Le difficili condizioni del maltempo e le alluvioni di questi ultimi giorni, nel tarantino, come nel foggiano e in altre zone della Puglia, hanno messo in ginocchio colture e terreni, e rischiano di gravare ulteriormente sull’intero sistema agricolo. I nostri Uffici tecnici stanno operando un monitoraggio attento dei danni al fine di attivare tutte le procedure a supporto del comparto”. Così il presidente della Regione Puglia Emiliano, il quale sottolinea che “in conformità con tutte le procedure di verifica, la Regione Puglia chiederà l’attivazione della procedura per la richiesta dello stato di calamità al ministero”.
 
“Purtroppo – spiega Emiliano – eventi alluvionali di questo tipo sono sempre più frequenti e problematici. Per questo motivo nel corso della negoziazione del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 abbiamo previsto con la misura 5.1 aiuti per il ripristino del potenziale produttivo per quelle imprese colpite da eventi straordinari. Non appena approvato il Psr, tale misura sarà attivata nell’immediato con l’obiettivo di supportare gli agricoltori a far fronte a queste emergenze”.