Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha raggiunto poco fa Benevento dove partecipa in prefettura ad una riunione operativa sull'emergenza alluvione, che ha colpito 40 comuni campani per i quali ieri sera da Santa Lucia è partita verso Palazzo Chigi la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza nazionale. A Napoli il livello di criticità per il rischio idrogeologico è stato portato ad arancione e prorogato fino alle ore 22 di domani.

Se le piogge hanno fatto danni un po’ ovunque nel Centro- Sud, appaiono gravi i danni inferti alle colture nel tarantino, da dove Confagricoltura chiede un intervento immediato.

Con le condizioni meteo peggiorate nelle ultime 24 ore, il Molise, oggetto di nubifragi e temporali, e vittima di una serie di allagamenti in campagne e aree rurali, sta scaricando una ingente massa d’acqua nel reticolo idrografico del fiume Volturno: e a Capua il livello del grande fiume sta nuovamente salendo per effetto dell’arrivo della nuova onda di piena che fluisce dai sottobacini del Sabato, del Tammaro e del principale affluente beneventano: il Calore. Intanto, poche ore fa è esondato nelle campagne di dell'Agro Norcerino Sarnese il fiume Sarno. Con le piogge della notte scorsa si sono registrate criticità anche in altre zone della regione e, in particolare, in provincia di Napoli: a Nola, per l'esondazione dell'alveo Quindici, a Scafati per l'esondazione della ,Solofrana nell'area alla foce del Sarno a Castellammare e nell'agro nocerino sarnese. Allagamenti copiosi anche sul litorale di Pontecagnano-Battipaglia 

"Siamo in stretto contatto con il Capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per stabilire tutte le strategie d'intervento. Dalla Toscana e dall'Umbria sono in arrivo mezzi e volontari che si integreranno con la task force già in campo. Stiamo procedendo ad un aggiornamento del danno per poter effettuare interventi immediati e mirati. Prenderemo a breve ulteriori decisioni per venire incontro alle necessità delle popolazioni e delle imprese colpite dall'alluvione, cui siamo e resteremo vicini". Questo il messaggio di poche ore fa del presidente campano De Luca, prima di prendere parte al vertice attualmente in corso in prefettura.

Poco fa le organizzazioni agricole riunite nel coordinamento Agrinsieme Campania hanno chiesto che sia accordata alle imprese agricole ed agroalimentari localizzate nelle aree colpite dell’alluvione “una proroga urgente per poter concludere investimenti e rendicontare i progetti del Programma di sviluppo rurale della Campania 2007/2013, per il quale la giunta De Luca aveva già varato una proroga “erga omnes” fino al 15 novembre prossimo. Mentre da Coldiretti e Cia arrivano nuove notizie sui danni, e l’Alleanza delle cooperative italiane della Campania ha aperto un conto corrente dedicato per prestare aiuto alle imprese danneggiate dall'evento alluvionale.

Nel corso della riunione operativa di ieri tenutasi in prefettura a Benevento con i sindaci del Sannio e il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, la Regione Campania, presente con l'assessore alle Attività produttive Amedeo Lepore e il direttore del Dipartimento della Protezione civile, Italo Giulivo, ha comunicato le decisioni urgenti assunte in giunta sull'emergenza alluvione nel Sannio. È partita la richiesta al Governo di stato di emergenza nazionale.

Sono stati deliberati dalla giunta lo stanziamento di un milione di euro per l'adozione di interventi urgenti e indifferibili e la richiesta al governo della deroga al patto di stabilità per gli interventi legati agli eventi calamitosi. È stato stabilito, inoltre, un intervento di somma urgenza per l'area industriale di Benevento, che sarà coordinato dal sindaco di Benevento: qui, alla foce di fiume Tammaro, che finisce nel Calore, il disastro che ha colpito il Pastificio Rummo e l’azienda sementiera Agrisemi Minicozzi, importante fornitrice di sementi per tutte le imprese agricole con ordinamenti colturali a seminativo dell’area.

E proprio il disastro dell’area industriale di Benevento sarebbe al centro dell’inchiesta della procura della Repubblica di Benevento, che ha aperto un fascicolo per inondazione colposa. Oggetto delle indagini avviate contro ignoti, secondo indiscrezioni, sarebbero errori di manovra sulle paratoie della diga di Campolattaro, che sbarra il fiume Tammaro proveniente dal massiccio montuoso del Matese.

La conta dei danni è ancora in corso e si segnalano situazioni critiche ovunque. Ingenti sarebbero i danni nell’alta valle del fiume Fortore, in provincia di Benevento, dove, secondo il presidente della Confederazione italiana agricoltori della Campania, Alessandro Mastrocinque “Sono stati gravemente colpiti dalle piogge e dall’esondazione del fiume i seminativi”.
Da Coldiretti arrivano poderose conferme ai danni al comparto vitivinicolo beneventano: a Solopaca, e a Guardia Sanframondi la situazione è resa ancora più drammatica dall’impraticabilità della rete viaria rurale, che rallenta l’arrivo delle colonne dei soccorsi.

Da ieri pomeriggio, l’Alleanza della cooperative italiane della Campania, coordinata da Mario Catalano invita a far convergere donazioni in favore delle imprese colpite dall’alluvione sul conto corrente dedicato, attivato da Confcooperative presso Banca Etica a supporto delle imprese danneggiate – Iban IT08H05180340000000222103.

Nelle zone flagellate dal maltempo di questi giorni, molte imprese agricole ed agroalimentari beneficiarie di finanziamenti a valere sul Programma di sviluppo rurale 2007-2013 sono nella impossibilità di completare e rendicontare i propri investimenti entro la scadenza del 15 novembre. Agrinsieme Campania, rappresentata dal portavoce Alfonso Di Massa, presidente di Fedagri Confcooperative Campania, chiede con urgenza una proroga.

“Evitare la beffa dopo danni enormi. Per questo chiediamo che le imprese agricole ed agroalimentari beneficiarie di finanziamenti a valere sul Psr 2007-2013 abbiano una proroga urgente per poter concludere investimenti e rendicontare – è scritto nella nota di Agrinsieme Campania. “Abbiamo già chiesto sopralluoghi e stime dei danni – continua - ma ora è importante non danneggiare ulteriormente le aziende che in quei territori hanno investito e creduto impedendogli di completare le necessarie attività di chiusura dei propri piani di investimento”.

E sempre in tema di Psr giunge la nota dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali di Benevento “Assistere gli imprenditori a pianificare le attività di ripristino, magari con l’ausilio di fondi comunitari, ed in particolare con i benefici dell’imminente apertura dei nuovi PSR, che prevedono, tra l’altro, anche misure specifiche sia per i danni provocati da eventi calamitosi sia per interventi di prevenzione e miglioramento del territorio agricolo a rischio idrogeologico". E' questa la proposta di Serafino Ranauro presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Benevento dopo la straordinaria ondata di maltempo che ha colpito il Sannio. Fin dalle prime ore gli agronomi si sono attivati per assistere le imprese negli interventi di prima necessità, per effettuare una verifica della situazione ed eventualmente adottare interventi d’urgenza per contenere i danni alle colture in atto.

È pesante il primo bilancio dei danni causati dal nubifragio che il 16 ottobre scorso si è abbattuto sulla provincia di Taranto. Confagricoltura Taranto segnala che sono state diverse le zone colpite, soprattutto sul versante orientale della provincia: Grottaglie, Montemesola, Crispiano e San Marzano; ma anche Taranto ha pagato un dazio oneroso al maltempo, in particolare nelle isole amministrative vicino Grottaglie. Confagricoltura Puglia, ha già fatto richiesta di calamità naturale per il tarantino agli uffici della Regione Puglia.
“Dopo le piogge alluvionali di venerdì scorso – riferisce il presidente di Confagricoltura Taranto, Luca Lazzàro - è ora possibile entrare nei campi e rendersi conto, almeno sommariamente, della situazione. Si tratta del danneggiamento significativo di strutture produttive come uliveti, vigneti e agrumeti. I sopralluoghi sono tuttora in corso, per cui è ancora prematuro fare una stima che si avvicini alla reale consistenza dei danni subiti dalle aziende, ma possiamo dire con certezza che l’impatto del maltempo è stato durissimo su un vasto territorio e su colture pregiate”.