“Il crollo dei prezzi di tanti prodotti agricoli, accompagnato dall'estrema volatilità, sta continuando a minare un settore vitale come quello agroalimentare – ha spiegato De Castro – la volatilità dei prezzi agricoli è un fenomeno che si è sempre verificato, ma non aveva mai assunto le attuali dimensioni e in prospettiva aumenterà ancora. Purtroppo segnali di ripresa non se ne intravedono, e ad aggravare la situazione c'è l'embargo russo”.
“Stiamo lavorando per creare un sistema di protezione del reddito degli imprenditori agricoli attraverso l'utilizzo di strumenti di gestione del rischio – continua De Castro – è necessario modificare quanto è stato fatto fino ad ora, ovvero attribuire piccoli aiuti a ettaro in maniera indifferenziata senza criteri e valutazioni precise”.
De Castro guarda poi con fiducia al Ttip. “Sarebbe una bella bocca d'ossigeno per il settore e per migliorare la crescita del mercato, anche se occorre riuscire a muoversi celermente per evitare che l'accordo venga sottoscritto con l'area del Pacifico. Occorre riuscire a collocare i prodotti sul mercato globale a un prezzo equo, ma il mondo agricolo è ancora troppo disgregato per riuscire a soddisfare le richieste della distribuzione organizzata internazionale. Sono necessarie regole condivise, chiare, precise e rispettate da tutti, per portare all'estero i nostri prodotti in maniera organizzata”.
Sulla questione è poi intervenuto l'amministratore delegato di Terremerse Gilberto Minguzzi. “La Germania esporta il doppio dell'Italia in quanto ha strutture in grado di farlo in tutto il mondo. In Italia non abbiamo strumenti adeguati a favorire e promuovere le partnership, non solo tra imprese di produzione ma anche fra queste e strutture della Grande Distribuzione, in grado di agire sui mercati lontani. Se le agevolazioni vengono limitate nell'ambito delle sole piccole e medie imprese, senza richiedere l'aggregazione di queste in reti adeguate ad affrontare mercati lontani, difficilmente riusciremo a ricoprire un ruolo internazionale”.