Lo ha reso noto il Mipaaf diffondendo i primi dati relativi al 2014 del Sinab, il Sistema nazionale d’informazione sull’agricoltura biologica. Si tratta, secondo lo studio, di una crescita non solo in termini di superfici ma anche di soggetti coinvolti. Sono infatti di 55.433 operatori certificati (+5.8% rispetto al 2013), 42.546 dei quali produttori esclusivi (aziende agricole). A questi si aggiungono 6.104 preparatori esclusivi (comprese le aziende che effettuano attività di vendita al dettaglio), 6.524 produttori-preparatori (aziende agricole che svolgono anche attività di trasformazione) e 259 importatori.
Per quanto riguarda il comparto zootecnico, le anticipazioni del Sinab evidenziano, rispetto all’anno precedente, un aumento di oltre il 15% per i suini e del 14% per il pollame.
Numeri in crescita e con prospettive di miglioramento per un comparto che, nella grande distribuzione, rappresenta ormai il 2% delle vendite degli alimenti confezionati. In particolare, con riferimento ai consumi, i dati Ismea-Nielsen relativi alle vendite nella Distribuzione moderna (iper e supermercati, discount e libero servizio) per i prodotti confezionati segnano un +11% rispetto al 2013. Cresce anche la gamma d’offerta a scaffale, con un +14% del numero delle referenze trattate nel 2014.
“Con oltre 3 miliardi di euro di fatturato, il biologico si conferma un tassello importante nel panorama agroalimentare italiano – afferma il ministro Martina –. Siamo leader in Europa per numero di operatori coinvolti e i primi dati del Sinab dimostrano il grande potenziale di questo settore che vogliamo continuare a sostenere. Una realtà che abbiamo fortemente voluto valorizzare anche all'interno di Expo Milano, con un'area dedicata alla biodiversità che sta riscuotendo un grande successo di visitatori. Fino al 2020 investiremo inoltre con le Regioni più di 1,5 miliardi di euro su questo settore, puntando sull'abbattimento dell'impatto ambientale delle attività agricole e su modelli sostenibili. Tanto stiamo facendo anche sul fronte dei controlli contro il falso bio, spingendo su una maggiore trasparenza e condivisione delle informazioni disponibili”.
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Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari forestali