"Sono felice di essere in Campania, cuore dell'agricoltura italiana”. Con queste parole Hisao Harihara, viceministro dell’Agricoltura del Giappone ha commentato ieri il suo arrivo in provincia di Salerno, dove ha visitato allevamenti di bufale e caseifici e degustato specialità locali, tra queste la pizza margherita preparata con la Mozzarella di Bufala Campana Dop.

Il viceministro all’Agricoltura nipponico, accompagnato da Corrado Martinangelo, della segreteria politica del ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina e dal presidente del Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala campana Dop, Domenico Raimondo, ha avuto modo di visitare anche gli scavi archeologici di Paestum.

“Il Giappone in questo momento è al centro delle strategie di internazionalizzazione elaborate dal ministro Martina – ha dichiarato Martinangelo ad AgroNotiziee pertanto le parole di apprezzamento del viceministro Hisao Harihara per l’agricoltura della Campania sono da interpretare molto positivamente”.

Hisao Harihara, trovandosi nella terra del Cilento, dove negli anni '50 Ancel Kyes con un’ampia ricerca provò la correttezza nutrizionale della dieta mediterranea, poi riconosciuta patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ha ricordato: “Anche la dieta giapponese può fregiarsi dello stesso titolo di questa Organizzazione internazionale”.  Un modo per rimarcare la vicinanza di risultati di due condotte alimentari pure, nate in luoghi fisicamente lontani.

Martinangelo ha sottolineato: ”La disponibilità del Giappone ad acquistare i prodotti della nostra terra e dell’Italia punta soprattutto su quelli che non vengono realizzati nel Paese del Sol Levante, come, per l’appunto, la Mozzarella di Bufala campana Dop, e tale disponibilità, acuita dalla curiosità per i nostri prodotti, vale molto più delle stesse intese istituzionali”.

Il viceministro Hisao Harihara ha potuto apprezzare per intero il ciclo produttivo della mozzarella, dall’atto della cagliata alla mozzatura. E tra le pizze offertegli ha chiesto espressamente di degustare quella guarnita con il noto latticino Dop. Una visita conoscitiva che sembra chiudersi sotto i migliori auspici.