C'è fermento sui mercati, la produzione di ciliegie si avvia a buoni risultati, l'export agroalimentare segna nuovi record, è boom dei nostri prosciutti negli Usa e persino il prezzo del latte spot segna qualche timido segnale di rialzo. Ecco in estrema sintesi la “fotografia” scattata dai quotidiani in edicola in questi giorni in merito all'andamento dei mercati agroalimentari, a iniziare da “Il Sole 24 Ore” del 16 maggio che in vista della caduta dell'embargo russo del prossimo sette agosto, ipotizza una crescita del nostro export di frutta. Nello stesso giorno “Il Resto del Carlino” prevede una maturazione in anticipo per le ciliegie, che si preparano a registrare un'annata record. Che per l'intero settore agroalimentare si stia aprendo, anche grazie all'Expo, una stagione di buoni risultati ne è convinto anche il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, che intervistato da “Il Sole 24 Ore” del 18 maggio vede nel 2015 un anno di svolta per il comparto. A dare impulso alle esportazioni, spiega “Avvenire” del 19 maggio, è la debolezza dell'euro sul dollaro, che favorisce gli scambi verso i paesi extra Ue. Continua la marcia sui mercati internazionali della pasta italiana, ma non mancano gli ostacoli. Così i produttori italiani hanno ottenuto l'istituzione di una “cabina di regia” i cui compiti sono spiegati da “Il Sole 24 Ore” del 21 maggio. Fra i settori in crescita c'è quello del pomodoro, descritto da “Il Giornale” come il nostro “petrolio”, con un fatturato che raggiunge quota 1,5 miliardi di euro. Numeri in crescita, scrive “Libero”, anche per l'agricoltura biologica dove l'Italia può vantare la presenza di 44mila aziende, cosa che la pone ai primi posti nella Ue. Infine segnali positivi, ancora modesti a dire il vero, per il prezzo del latte spot, quello fuori contratto, che dopo settimane di continue flessioni ha invertito la rotta. Se ne parla in breve su “Il Sole 24 Ore” del 20 maggio. Le buone notizie, però, finiscono qui. Il mercato dei conigli è in profonda crisi a causa dei bassi prezzi, come denuncia “Il Gazzettino” del 19 maggio e i produttori di pesche dovranno fare i conti con la forte concorrenza spagnola, che si appresta ad aggredire il mercato con i “frutti piatti”, notizia che si apprende il 18 maggio da “Il Sole 24 Ore”.
Expo sì, Expo no
La favorevole stagione che sta attraversando l'agroalimentare italiano sembra sposarsi idealmente con i primi passi mossi da Expo, con le sue occasioni per presentare al mondo di cosa è capace l'agricoltura. E' questo l'obiettivo che si sono prefissati gli agronomi che proprio a Expo hanno presentato il loro modello di agricoltura del futuro, raccontato da “Il Sole 24 Ore” del 15 maggio. Il futuro sembra già presente nelle aziende agricole di Israele che ad Expo ha illustrato le tappe del progresso agricolo che ha puntato, come scrive il “Corriere della Sera”, a vincere la sfida con il deserto. Expo ha poi presentato il parco della biodiversità, come si apprende dal “Giornale” del 17 maggio, mentre Vandana Shiva, che di Expo è uno dei volti internazionali, ha interpretato il ruolo di “madrina” del padiglione dedicato al Bio, notizia che giunge da “Il Giorno” del 17 maggio .
Non sono mancate però le note critiche sulla “formula” di Expo, per alcuni troppo proiettata verso gli aspetti commerciali. Questo il pensiero espresso dal fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, che dalle pagine del “Corriere della Sera” del 20 maggio definisce l'evento milanese come una “Expo del commercio”. E la polemica continua con la contrapposizione fra lo stesso Petrini e il gruppo McDonald's, raccontata da “La Stampa” del 21 maggio. Note critiche arrivano dallo scrittore brasiliano Martin Caparros che dalle pagine di “Repubblica” del 20 maggio lamenta la scarsa attenzione di Expo al tema della fame.
Le campane del verderame
Non si ferma l'emergenza Xylella che assume connotati che vanno oltre gli aspetti fitosanitari. Ne scrive “Il Foglio” del 15 maggio che punta il dito contro gli interventi della magistratura con la decisione di fermare gli abbattimenti. Il blocco degli abbattimenti è commentato dal “Corriere del Mezzogiorno” del 16 maggio che conferma il blocco dei tagli, misura condivisa dalla Regione. Ma ora, scrive la “Gazzetta del Mezzogiorno”, è corsa contro il tempo per evitare l'espandersi della patologia, che a detta della stessa “Gazzetta del Mezzogiorno” rappresenta una delle peggiori emergenze fitosanitarie degli ultimi anni.
Oltre alla Xylella preoccupano le patologie da virus che attraverso le importazioni potrebbero colpire gli agrumeti e dalle pagine de “La Sicilia” del 18 maggio si chiedono maggiori controlli alle frontiere. Per i vigneti le preoccupazioni sono legate all'andamento stagionale e dal “Secolo XIX” si apprende che nel comprensorio dei 18 comuni dell'Ovadese, in Piemonte, saranno le campane a dare il segnale per eventuali interventi di difesa. Non a caso il loro nome è “campane del verderame”.
Soldi e satelliti
Restiamo fra i vigneti con la verifica preliminare del registro telematico che entrerà in vigore dal prossimo anno. Per verificarne l'efficacia, scrive “Italia Oggi” del 20 maggio, si faranno verifiche simulando situazioni di forte complessità. Ci sarà anche un nuovo satellite, il Sentinel-2 in orbita dal prossimo giugno, come anticipa “Italia Oggi”, che offrirà una mappa dettagliata e in alta definizione delle colture in atto. Si spera possa essere di aiuto anche nelle procedure per la verifica dei contributi europei, che in Sardegna, lo denuncia “La Nuova Sardegna” del 17 maggio, sono bloccati. Va meglio in Emilia Romagna dove la Regione ha reso operativo un bando di 128 milioni di euro destinati all'imprenditoria agricola giovanile. I dettagli si possono leggere su “Il Sole 24 Ore” del 18 maggio. Soldi in arrivo al settore olivicolo con l'avvio del piano nazionale, che prevede l'erogazione di venti milioni di euro per i prossimi tre anni. Fra gli obiettivi, scrive “Italia Oggi” del 20 maggio, quello di arrestare la caduta nella produzione di olio.
21 maggio 2015 Economia e politica