E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 13 marzo il testo della direttiva 2015/412 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 marzo 2015 che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (Ogm) sul proprio territorio. La nuova normativa entrerà in vigore ai primi di aprile, cioè dopo 20 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta. 

"Siamo di fronte ad un importante e atteso riconoscimento della sovranità degli Stati nonostante il pressing e alle ripetute provocazioni delle multinazionali del biotech" ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, nel ricordare che quasi 8 italiani su 10 (76 per cento) che si oppongono al biotech nei campi.

Di diverso avviso Confeuro, che tramite il proprio presidente Rocco Tiso commenta: "Un passo indietro rispetto agli obiettivi della ricerca e della conoscenza.
E' incomprensibile come si possa festeggiare una scelta che da una parte rappresenta una sconfitta politica per via della mancata unità di intenti dei Paesi europei; dall'altra espone il nostro paese ad una forte concorrenza internazionale che avvantaggiata dai possibili passi in avanti nell'ambito della ricerca, potrebbe mettere a serio rischio i primati agroalimentari italiani
".