Granarolo, infatti, tramite la holding Granarolo International è oggi presente in Francia con due stabilimenti produttivi, in Spagna con una commerciale, in Uk con una società commerciale, così come in Cina. Nel corso del 2014, il Gruppo ha partecipato a 8 tra le maggiori fiere mondiali specializzate (Singapore, Johannesburg, San Paolo, New York, Uk, Melbourne, Parigi, Pechino) e ha chiuso l’anno superando il miliardo di Euro di fatturato a fronte di 40 milioni di investimenti complessivi. A livello nazionale, invece, tramite la Società cooperativa agricola Granlatte, aderente a Legacoop e a Confcooperative - holding del Gruppo Granarolo e leader di marca nel settore del latte fresco - associa oltre 1000 produttori di latte distribuiti in quattordici regioni italiane.
La struttura della Cooperativa è costituita da 628 produttori singoli associati e 17 cooperative di raccolta in Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, Marche, Puglia, Lazio, Campania, Basilicata, Friuli, Toscana, Sardegna, Molise e Calabria. A fronte di questi dati l’azienda bolognese rappresenta, dunque, il maggiore operatore agro industriale del Paese a capitale italiano.
All’incontro hanno partecipato e introdotto il relatore Gualtiero Baraldi, vice presidente dell’Accademia, e Roberto Fanfani, accademico corrispondente dell’Accademia, che ha trattato, in linea generale, il tema dello sviluppo e dell’internazionalizzazione delle imprese dell’industria alimentare nazionale come punto centrale per l’affermazione dell’intero sistema agroalimentare italiano.
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