Sale ad almeno trenta milioni di euro il conto dei danni nelle campagne liguri con frane e smottamenti, strade poderali cancellate, muretti a secco crollati, terreni allagati, serre distrutte, coltivazioni perdute, dagli ortaggi alle piante aromatiche in vaso, dalle margherite fino al basilico, ma in pericolo ci sono anche pregiati vigneti.

È quanto emerge da una prima stima della Coldiretti che chiede di verificare se esistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità, sulla base del monitoraggio nei territori più colpiti dal maltempo in Liguria dove adesso il pericolo deriva dal persistere dell’acqua sui terreni che mette a serio rischio la tenuta del territorio.

Solo nella provincia di Savona, dove l’area più colpita è l’Albenganese, Coldiretti segnala perdite per 15-18 milioni di euro  con le strutture produttive florovivaistiche finite sott’acqua e milioni di piante in vaso trascinate via ma anche frane, smottamenti, allagamenti di imprese ed abitazioni. Una task force della Coldiretti è al lavoro per il sostegno alle aziende danneggiate.

L’area più colpita a La Spezia è quella di Ortonovo, Castelnuovo Magra e Sarzana con danni soprattutto alle aziende vitivinicole e orticole che sicuramente superano i due milioni di euro ma si registrano anche problemi a infrastrutture, strade, canali che comportano ulteriori disagi alle realtà produttive in loco.

Ad Imperia si segnalano danni diffusi in tutta la provincia dovuti a frane e smottamenti di strade e vie di comunicazione. Ingenti i danni ai muri di sostegno delle fasce olivicole, con muretti a secco interamente divelti. Sono state registrate infiltrazioni e allagamenti fangosi nelle serre floricole sanremesi e ventimigliesi: qui si segnalano anche crolli di pergolati che coprivano coltivazioni di ruscus (simile al pungitopo). Sono marcite intere produzioni floricole, in particolare di ranuncolo e di anemoni. Ingenti danni nella zona di Diano Marina, dove le colture orticole sono state colpite dall’esondazione del rio Varcavello e del Rio Pineta.

Nella provincia di Genova sono segnalate  frane e smottamenti, interruzioni viarie, allagamenti, campi invasi dal fango e coltivazioni distrutte. Quasi tutti i Comuni sono interessati. Un intero versante collinare sulle alture di Genova-Prà, zona del basilico Dop, sta franando sull’autostrada A10 Genova-Savona, interessando due aziende agricole. L’intervento per la messa in pristino del versante sfiora i due milioni di euro. Trombe d’aria hanno colpito il genovesa a macchia di leopardo: distrutto un magazzino agricolo, scoperchiata una stalla e divelto un tunnel per la produzione di ortaggi. Numerose frane hanno interrotto la viabilità, isolando interi nuclei familiari. In Valle Stura si è dovuto intervenire con l’elicottero per approvvigionare gli animali delle fattorie. Nel Tigullio l’esondazione del torrente Rupinaro, del rio Campodonico e dell’Entella ha provocato ingenti danni ad aziende floricole e orticole di pregio. Su tutto il territorio si contano centinaia di crolli di muretti a secco e ciglioni: smottamenti che hanno interessato aziende olivicole, orticole e agriturismi.
Coldiretti Genova ha richiesto lo stato di calamità per tutti i Comuni colpiti e sta inoltre assistendo le aziende nella compilazione dei modelli per la segnalazione dei danni ed è operativa su tutto il territorio per fornire assistenza in campi alle aziende colpite.