In occasione di Eima International (Bologna, 12-16 novembre) si terrà a Bolognafiere il prossimo 13 novembre dalle 15 il convegno "Giovani in agricoltura, risorse per il Paese". In quella sede sarà presentata l'omonima ricerca realizzata da Nomisma in collaborazione con l'Informatore Agrario, Cattolica Assicurazioni e Federunacoma.
L'evento sarà l'occasione per capire, alla luce delle evidenze emerse dall'indagine Nomisma realizzata su un campione di oltre 1.100 giovani (agricoltori e non), la reale "attrattività" del settore agroalimentare verso le nuove generazioni, in un momento in cui la disoccupazione giovanile in Italia è ai massimi storici (42%) e nello stesso tempo la presenza di giovani imprenditori in agricoltura non va oltre il 5% del totale delle aziende. E' infatti noto come la continuità futura di un asset strategico per l'Italia come l'agroalimentare sia messa a rischio dalla ridotta diffusione di giovani nella conduzione delle imprese, una bassa presenza sulla quale influisce negativamente anche la percezione ritenuta da parte di 2 giovani agricoltori su 3 di essere considerati dall’opinione pubblica di “rango sociale” inferiore, per via di una bassa dignità attribuita al lavoro agricolo.
Attraverso gli interventi del ministro all'Agricoltura Maurizio Martina, dell'europarlamentare Paolo De Castro e di altri referenti istituzionali nonché del contributo alla discussione dei presidenti delle diverse Organizzazioni di rappresentanza dei giovani agricoltori, si cercherà di capire quali ostacoli permangono ancora sulla strada di un reale e solido "ritorno alla terra" da parte delle nuove generazioni e, soprattutto, quali politiche e interventi sono necessari per eliminare tali barriere.
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L'evento sarà l'occasione per capire, alla luce delle evidenze emerse dall'indagine Nomisma realizzata su un campione di oltre 1.100 giovani (agricoltori e non), la reale "attrattività" del settore agroalimentare verso le nuove generazioni, in un momento in cui la disoccupazione giovanile in Italia è ai massimi storici (42%) e nello stesso tempo la presenza di giovani imprenditori in agricoltura non va oltre il 5% del totale delle aziende. E' infatti noto come la continuità futura di un asset strategico per l'Italia come l'agroalimentare sia messa a rischio dalla ridotta diffusione di giovani nella conduzione delle imprese, una bassa presenza sulla quale influisce negativamente anche la percezione ritenuta da parte di 2 giovani agricoltori su 3 di essere considerati dall’opinione pubblica di “rango sociale” inferiore, per via di una bassa dignità attribuita al lavoro agricolo.
Attraverso gli interventi del ministro all'Agricoltura Maurizio Martina, dell'europarlamentare Paolo De Castro e di altri referenti istituzionali nonché del contributo alla discussione dei presidenti delle diverse Organizzazioni di rappresentanza dei giovani agricoltori, si cercherà di capire quali ostacoli permangono ancora sulla strada di un reale e solido "ritorno alla terra" da parte delle nuove generazioni e, soprattutto, quali politiche e interventi sono necessari per eliminare tali barriere.
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Fonte: Nomisma
