La partecipazione dell’Emilia-Romagna alla Esposizione Universale di Milano 2015 è stata illustrata oggi dagli assessori regionali Tiberio Rabboni (Agricoltura), Luciano Vecchi (Attività produttive) e Maurizio Melucci (Turismo).
Un’agricoltura di qualità, forte di prodotti che rappresentano il meglio del made in Italy, grandi marchi dell’agroalimentare conosciuti in tutto il mondo, una rete di centri della ricerca e dell’innovazione impegnati sui temi della sicurezza alimentare, della tracciabilità e sostenibilità ambientale, ma anche il volto della solidarietà, del no profit e della cooperazione per raccontare una Regione e la sua identità. In questa prospettiva Expo 2015 potrà diventare per l’Emilia-Romagna un’occasione concreta di crescita, di internazionalizzazione e di promozione sui mercati internazionali.
“Racconteremo la nostra identità e le nostre risposte alla domanda che guida questa edizione di Expo - ha detto l’assessore Rabboni - ovvero come garantire in modo sostenibile per l’ambiente, cibo sicuro per un’umanità che è in crescita. Parleremo di legalità e diritti, di biodiversità, del valore della ricerca e dell’attitudine tipica di questa terra a cooperare e fare insieme”.
L’assessore Vecchi ha rimarcato che “l’approccio della Regione a Expo è complesso e complessivo e ha la finalità di valorizzare sinergicamente il sistema dell’Emilia-Romagna fatto di conoscenza, innovazione tecnologica, saperi, produzioni e tradizioni”.
All’Esposizione universale 2015 – che ha scelto il tema ‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’ - il progetto regionale di eccellenza, coordinato da Aster, sarà il World Food research and innovation Forum, un percorso che coinvolgerà esperti, ricercatori, grandi imprese, policy maker di fama internazionale, per affermare l’Emilia-Romagna quale ‘capitale’ mondiale del cibo di qualità.
Il Forum si pone l’obiettivo di creare in Emilia-Romagna un think tank internazionale consolidato, dedicato alle strategie di sviluppo del settore dell’alimentazione globale, focalizzato su sostenibilità e sicurezza, che diventi un punto di riferimento per gli stakeholder globali nella ricerca, nell’industria, nel governo e nella finanza, grazie al quale potersi confrontare e definire gli scenari di ricerca e sviluppo sostenibile.
Prossimo appuntamento – dopo una serie di iniziative già realizzate - sarà il 28 ottobre a Parma a CibusTec mentre l’evento finale 2014 si svolgerà a Bruxelles il prossimo 11 novembre presso la sede del Parlamento europeo in occasione del semestre italiano di presidenza dell’Unione europea.
A Milano il 22-23 settembre 2015, all’interno di Expo, si svolgerà il meeting mondiale sulla ricerca alimentare ed il meeting mondiale delle Autorità ed attori strategici per la sicurezza alimentare (quali l’europea Efsa, l’americana Fda, la cinese Cfda, la brasiliana Anvisa, la canadese Fda).
Expo può essere una straordinaria occasione di promozione anche turistica dell’Emilia-Romagna grazie anche alla vicinanza della Regione a Milano e alla straordinaria piattaforma logistica dell’accoglienza che può contare su un milione di posti letto e un rapporto qualità-prezzo tra i migliori nel mondo. L’assessore Melucci ha aggiunto che “per l’Emilia-Romagna uno tra gli obiettivi dovrà essere quello di riuscire a “geo referenziare” i grandi brand del territorio: la Ferrari è il marchio più conosciuto al mondo ma pochissimi sanno in quale parte d’Italia viene costruita”.
Tre bandi per le imprese: due milioni le risorse disponibili
Portare l’Expo in Emilia-Romagna. Cuore dell’attività regionale sarà il coinvolgimento, per tutta la durata dell’Esposizione universale, delle delegazioni internazionali presenti a Milano nelle iniziative realizzate in Regione con incontri istituzionali, visite aziendali, seminari e tavole rotonde con i centri di ricerca e le imprese. Per fare questo è stato predisposto un format “imprese porte aperte” con tre bandi per sostenere le aziende che intendono organizzare eventi in occasione di Expo: a disposizione risorse per 2 milioni di euro.
In particolare il primo bando è rivolto a eventi promozionali di Associazioni imprenditoriali, Camere di commercio, Università ed Enti di ricerca, Enti locali, Fondazioni; il secondo alle imprese singole o associate per progetti di promozione del sistema produttivo regionale; il terzo ad aggregazioni di imprese turistiche (club di prodotto).
È già online il sito Cogli l’Expo, pensato espressamente per aiutare la partecipazione ad Expo del territorio emiliano-romagnolo. Da gennaio il sito avrà anche una versione in lingua inglese.
L’offerta turistica: il progetto Via Emilia
Apt e Unioncamere, in collaborazione con il sistema degli agriturismi, le Strade dei Vini e dei Sapori, i Musei rurali e del Gusto, la Rete rurale hanno predisposto pacchetti turistici ed enogastronomici pensati espressamente per il pubblico di Expo.
Si colloca in questo ambito il Progetto Via Emilia: il turismo dell’esperienza, ovvero la Via Emilia come filo conduttore per lo sviluppo di nuovi prodotti turistici orientati ad una domanda internazionale di alta qualità e definiti attraverso specifici disciplinari sottoscritti dai Club di Prodotto della Regione. Questi i filoni di intervento: Wellness Valley – Romagna Benessere per fare della Romagna il primo distretto internazionale sui temi del benessere e della qualità della vita; Motor Valley Experience, per promuovere la grande tradizione motoristica dell’Emilia-Romagna; Food Valley – Turismo enogastronomico di eccellenza: 14 Club di Prodotto e offerte integrate per promuovere il legame tra il patrimonio agro-alimentare regionale e il territorio e valorizzare l’intera filiera produttiva; Progetto Musica – Ravenna Festival Expo 2015: per la creazione di pacchetti turistici dedicati a Giuseppe Verdi e abbinati a tour verso Expo.
Previste anche collaborazioni interregionali con la Regione Lombardia (Progetto Quadrilatero dell’Unesco), con il Veneto (Slow Tourism nel Parco del Delta del Po), con Marche, Toscana e Umbria (Sulle strade di Piero della Francesca).
Le Fiere: un gate d’accesso sui mercati esteri
E’ già realtà il coinvolgimento delle Fiere dell’Emilia-Romagna. A partire da Fiere Parma/Cibus che curerà il padiglione di Federalimentare e di BolognaFiere con Sana, cui è stata affidata la gestione del padiglione del biologico e della sostenibilità ambientale. Ma oltre a Sana sono ben 14 gli eventi fieristici internazionali che nel 2015 si svolgeranno in Emilia-Romagna sui temi legati a Expo (Fieravicola, Apimell, Macfrut, Sigep, Remtech, H2O, Ecomondo, TTG, Marca,) o su temi che possono avere dirette implicazioni (Cersaie, Saie, Cosmoprof, Rimini Wellness, R2b).
Mostra delle Regioni, Settimana dell'Emilia-Romagna, la Piazzetta
La partecipazione della Regione Emilia-Romagna a Expo prevede una presenza permanente nella Mostra delle Regioni nel Palazzo Italia; una settimana dal 18 al 24 settembre 2015 con uno spazio espositivo di circa 200 metri quadri, nonché una Piazzetta di circa 80 mq sul Cardo per l’organizzazione di eventi per un periodo di 3 mesi (agosto-ottobre 2015). Inoltre per tutta la durata di Expo sarà attivo un Ufficio dell’Emilia-Romagna dentro Palazzo Italia dedicato ai rapporto con le delegazioni internazionali.
Lo spazio dell’Emilia-Romagna alla Mostra delle Regioni, per tutto il periodo di durata di Expo, offrirà un percorso attraverso l’agricoltura emiliano-romagnola, declinato intorno ai tre temi proposti da Expo: il “Saper fare”, la “Potenza del limite”, la “Potenza della bellezza”.
Ad Expo l’Emilia-Romagna porterà gli studenti delle scuole alberghiere e di cucina della Regione. A loro, sotto la guida degli chef stellati dell’associazione “Chef to Chef” sarà affidata la gestione del ristorante, durante la settimana da protagonista. Sempre nella settimana dal 18 al 24 settembre l’Auditorium organizzerà eventi e iniziative emiliano-romagnole, tra cui un convegno dedicato alla cooperazione e l’appuntamento del World Food Forum.
La Piazzetta dell’Emilia-Romagna per tre mesi sarà gestita a rotazione da soggetti no profit provenienti da tutta l’Emilia-Romagna, selezionati tramite una manifestazione di interesse che uscirà nei prossimi giorni, rivolta a associazioni imprenditoriali; Camere di commercio; Università; strutture di ricerca industriale, centri per l’innovazione e il trasferimento tecnologico accreditate dalla Regione Emilia-Romagna; Enti locali; Fondazioni; Scuole, Istituti professionali ed Enti di formazione; Associazioni culturali.
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Fonte: Regione Emilia Romagna