"La Scuola potrebbe diventare l’eredità dell’Expo milanese dedicato ai temi dell’alimentazione - ha spiegato il rettore della Cattolica Franco Anelli -: un risultato “permanente” legato alla mission tipica delle università, in termini di strutture di formazione e ricerca, frutto di collaborazioni che si consolidano nel tempo". Il rettore della Statale Gianluca Vago ha messo in evidenza il ruolo determinante dell’esposizione universale nello sviluppo dell’iniziativa interuniversitaria e ha puntualizzato la scelta di fondo alla base dell’intesa: "Non vogliamo fare i tuttologi ma concentrarci sul tema specifico della sicurezza alimentare, evitando il vizio accademico di spaziare in altri campi".
L’obiettivo è creare un modello formativo integrato focalizzato su argomenti specifici della food safety grazie a percorsi, organizzati in maniera flessibile, mirati alla formazione di esperti di risk assessment e risk management che operano nelle istituzioni nazionali e sovranazionali; esperti di analisi del rischio e gestione dei pericoli nelle imprese della food chain; esperti in gestione delle crisi nel settore agroalimentare. L’attività formativa sarà articolata in diversi livelli: dottorati, master, corsi executive e summer school, che accompagneranno i sei mesi di Expo. Destinatari dei percorsi formativi saranno, a seconda del tipo di attività, studenti di Phd, manager di aziende del settore, funzionari delle agenzie di sicurezza alimentare.
La Scuola avrà una struttura “leggera” a cloud, con Milano e Cremona come punti focali. "L’Università Cattolica metterà in campo nel progetto le competenze di ricercatori da sempre impegnati nel settore e, in particolare, di tre docenti della facoltà di Scienze agrarie, membri dei panel di Efsa, l’agenzia europea per la food safety con sede a Parma - ha affermato il preside Lorenzo Morelli -. Il coinvolgimento di ExpoLab, il centro di ricerca “a termine” promosso in vista dell’esposizione del 2015, è la dimostrazione di quanto la Cattolica ha creduto e crede in Expo, investendo proprie risorse in progetti di Alta formazione sulla sicurezza alimentare".
Il direttore delle relazioni esterne e istituzionali di Padiglione Italia dell’Expo Milano 2015 Alberto Mina ha espresso l’impegno di far conoscere l’iniziativa nel corso degli incontri con i commissari di tutti i Paesi partecipanti all’esposizione. "La scommessa di Expo, infatti, non è solo creare opportunità professionali ma anche generare nuove professionalità in un’epoca che si appresta a incontrare sfide inedite".
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