Il convegno alla Libera Università di Bolzano è uno dei momenti conclusivi del progetto nazionale Stayfresh, avviato con l’obiettivo di mettere a punto soluzioni pratiche ed economicamente sostenibili per migliorare la qualità, la freschezza e la sicurezza per la salute umana dei prodotti vegetali di IV gamma e risolvere le criticità della filiera produttiva attuale.
Durante la giornata, verranno presentate e discusse le principali problematiche della produzione di mele di IV gamma: strategie di difesa in pre- e post-harvest ("raccolta" ndr.), l’estensione della vita commerciale del prodotto, il controllo e il monitoraggio della sicurezza e della qualità, sostenibilità ambientale e ricadute economiche delle innovazione sviluppate nel progetto.
"La produzione di frutta di IV gamma è un settore che presenta notevoli possibilità di sviluppo per l’economia agricola locale", afferma il prof. Matteo Scampicchio, docente di "Food technology" e "Quality Control for the Food Industry" presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera Università di Bolzano, "come Libera Università di Bolzano i nostri studi si sono concentrati sull’innovazione tecnologica finalizzata all’aumento della shelf life - ovvero della vita del prodotto sullo scaffale - delle mele sbucciate, tagliate e pronte per il consumo. Attualmente, infatti, lo scoglio principale a una sua maggiore diffusione è rappresentato dalla difficoltà di coniugare una buona qualità del prodotto con una vita commerciale sufficientemente lunga".
Gli fa eco il prof. Stefano Cesco, vice-preside con delega alla didattica della Facoltà di Scienze e Tecnologie: "Il convegno sarà l’occasione per presentare e confrontare coi colleghi delle altre università i risultati degli studi svolti in questo triennio. Abbiamo volutamente lavorato in maniera interdisciplinare, prendendo in considerazione tutte le problematiche legate alla produzione dei vegetali di IV gamma".
Il progetto Stayfresh è stato finanziato da Ager-Agroalimentare e Ricerca, un’associazione che riunisce tredici fondazioni bancarie italiane la cui mission è sostenere progetti di ricerca scientifica finalizzati a favorire lo sviluppo di settori strategici del comparto agro-alimentare italiano.
Oltre alla Libera Università di Bolzano, altri partner del progetto sono gli atenei di Udine, Bologna, Milano e Teramo, il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura e il Parco Tecnologico Padano.
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Fonte: Libera Università di Bolzano