In particolare, sulle etichette veniva indicato “vino italiano” e sulle confezioni venivano utilizzati anche il tricolore e l’immagine del Colosseo.
Il valore complessivo finora accertato della frode è di oltre 28 milioni di euro.
Dagli accertamenti è emerso che sono due le società coinvolte, una italiana e l’altra estera, quest’ultima controllata e costituita per commercializzare i wine kit in tutto il mondo, evitando le normative comunitarie e nazionali.
Sono state effettuate, infine, perquisizioni e sequestri di mosti destinati all’estero e di diversi documenti che hanno consentito di accertare la gestione diretta dall’Italia di tutti gli aspetti manageriali. L'operazione si è svolta in collaborazione con i reparti dell’Arma dei Carabinieri territorialmente competenti, con l’Area Antifrode della Direzione interregionale dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli e del servizio Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Reggio Emilia.
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Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari forestali