"No a soluzioni semplicistiche, ricerca e condivisione delle responsabilità per migliorare gli interventi e gestione delle manutenzioni secondo le caratteristiche del territorio che rimane un sistema complesso". E’ quanto afferma il presidente Conaf Andrea Sisti in seguito agli eventi calamitosi che hanno colpito il trevigiano.

"Ogni volta che accadono tragedie di questo tipo sentiamo dichiarazioni troppo semplicistiche che propongono soluzioni semplicistiche - ha proseguito Sisti- . Non dobbiamo mai dimenticare che il territorio è un sistema che richiede analisi e soluzioni complesse. Se è vero che da una parte si è verificata una ingente intensità di precipitazioni dall’altra la gestione del territorio deve tenere conto di tutte le componenti. Non si può imputare all’attività agricola e alla presenza di bosco la responsabilità di quanto accaduto. Così come sarebbe assolutamente sbagliato bloccare le produzioni di eccellenza. Quello che occorre è porre attenzione alla gestione partendo semmai proprio dall’azienda agricola. Per questo non servono opere di grande entità se non si parte da una corretta gestione delle aziende e della risorsa. Occorre sburocratizzare e dare contenuti tecnici ai provvedimenti in modo che possano risultare non solo atti formali e dovuti, ma avere una loro ricaduta sulla tutela del territorio e delle persone".

"Non è possibile che –
conclude Sisti -, ogni volta si verifica un evento calamitoso si sia a discutere sulla mancata prevenzione, di chi siano le responsabilità e probabilmente dell’inutilità delle norme, con il risultato sempre nuovi disastri ambientali, oltre in primis alla perdita di vite umane. Siamo un Paese dove all’organizzazione del territorio, purtroppo, si antepone la fatalità".