Duro colpo per il ministero della Salute
Le principali istituzioni italiane coinvolte a vario titolo nell'approvazione dei mezzi tecnici per l'agricoltura (agrofarmaci, fertilizzanti, Ogm e medicinali veterinari) sono da qualche mese scosse da notizie di cronaca che ci fanno ritornare ai tempi di Mani Pulite, ma con la rassegnazione al posto dell'entusiasmo.

E' cronaca di questi giorni l'autosospensione di Romano Marabelli dall'incarico di segretario generale del ministero della Salute, carica ufficializzata dal governo nel Consiglio dei ministri del 16 maggio scorso.
Il dirigente - a capo del Dipartimento della Sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute, che sovrintende appunto all'immissione in commercio degli agrofarmaci, dei medicinali veterinari e nella valutazione degli alimenti Ogm - ha preso la decisione per “sollevare il ministro e il ministero della Salute da qualsiasi imbarazzo conseguente agli attacchi mediatici” relativi alle notizie stampa sull'inchiesta della Procura di Roma per la vicenda dei vaccini contro la febbre catarrale degli ovini, o Blu Tongue.
L'inchiesta, che per ora ha coinvolto 41 persone, tra cui l'ex direttore dell'Istituto zooprofilattico di Teramo Antonio Caporale, riguarda l'autorizzazione all'impiego di vaccini rivelatisi mezzo di diffusione anziché di contrasto della grave malattia.

I fatti iniziano con la campagna di vaccinazione 2003-2004, in cui venne impiegato un vaccino prodotto nel Sud Africa senza che siano fossero stati valutati gli effetti collaterali. Il vaccino contiene forme attenuate o inattivate del virus della malattia che si intende prevenire, e se qualcosa va storto causa la malattia anziché prevenirla.
Ci sarebbe anche l'aggravante di aver imposto la vaccinazione in assenza di una reale emergenza epidemica, la blue tongue è una malattia esotica comparsa in Italia – principalmente in Sardegna – nel 2000).
L'inchiesta riguarda anche l'acquisto di quasi quattro milioni di dosi dello stesso vaccino da parte del ministero della Salute, che sarebbe avvenuta nelle campagne di vaccinazione 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009.

Commissariato l'Istituto superiore di sanità (Iss)
Un deficit che negli ultimi due anni ha raggiunto un totale di circa 30 milioni di euro ha obbligato il ministero della Salute e il ministero dell'Economia e delle finanze a disporre con un apposito decreto il commissariamento dell'Ente, affidato ora al professor Gualtiero Ricciardi, Ordinario di Igiene generale ed applicata presso la Facoltà di medicina e chirurgia “A. Gemelli” di Roma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. I precedenti vertici sono stati dunque azzerati.

Le attività dell'Iss nell'ambito della filiera agrochimica sono “storiche” e molteplici. Citiamo le principali:
  • Esperti dell'Iss sono da sempre membri della Commissione consultiva prodotti fitosanitari per le tematiche di tossicologia, sicurezza alimentare e ambiente;
  • Valutazione dei presidi medico-chirurgici per uso domestico e civile;
  • Gestione della banca dati preparati pericolosi;
  • Partecipazione con propri esperti ai gruppi di lavoro istituiti da agenzie europee (Echa) per la valutazione della pericolosità delle sostanze chimiche;
  • E' tra gli istituti preposti alla valutazione dei dossier degli agrofarmaci dove l'Italia è stato nominato relatore zonale.
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