“L'Organizzazione – ha detto Verrascina – ci onora ancora una volta ponendoci alla sua guida, ma allo stesso tempo ci affida un compito di grande responsabilità per le grandi sfide che ci attendono. Fare bene è già impegnativo, ripetersi lo sarà ancora di più. Ecco perché dobbiamo archiviare in fretta, ma facendone tesoro, quanto di buono abbiamo realizzato fin qui e ripartire con crescente vigore. Il filo conduttore della nostra azione – ha aggiunto Verrascina – camminerà su linee politiche che possono e devono convergere.
Da una parte, vogliamo aprire sempre più i nostri orizzonti, confrontarci con tutti gli interlocutori della rappresentanza della sfera agroalimentare, dalle altre confederazioni agricole alla cooperazione, dall'industria alla distribuzione fino ai lavoratori. E vogliamo farlo ponendoci obiettivi concreti: il sistema agroalimentare ha bisogno di rivendicare il ruolo che gli spetta in Italia e in Europa e tanto basta per determinare forme di rappresentanza innovative, integrate, coese negli intenti e nelle azioni.
Tutto ciò, tuttavia, presuppone equilibrio, equità, reciproco riconoscimento non solo della dignità delle diverse rappresentanze, ma della reale rappresentatività.
Tutto quanto passa per la firma del contratto collettivo nazionale, nell'ambito del quale la Copagri vuole parlare a nome di circa 300mila associati.
Con lo stesso spirito, con la stessa forza dell'unitarietà vogliamo confrontarci con le istituzioni. Per quel che riguarda la Pac non resta che applicare al meglio quanto deciso o in via di decisione definitiva. Confido, ad esempio, in un recupero di un ruolo adeguato per l'olivicoltura.
Abbiamo però, difronte due semestri importantissimi: quello della Presidenza italiana dell'Ue e quello dell'Expo 2015. Nel primo caso vogliamo che l'Europa sciolga alcuni nodi fondamentali: per citare un esempio si deve arrivare all'etichettatura obbligatoria d'origine per tutti i prodotti agroalimentari.
L'Expo non può rinnegare il suo tema di fondo, Nutrire il pianeta energia per la vita, conferendo all'agroalimentare la ribalta principale ed il ruolo di cerniera tra la storia, la cultura, i costumi, le tradizioni, la creatività, l'ingegno di questo grande Paese”.
La nuova Giunta esecutiva
Di seguito i componenti della nuova Giunta esecutiva eletti dal Congresso: Franco Verrascina, Alessandro Ranaldi, Mario Serpillo, Luigi Iemma, Fabio Ingrosso, Giovanni Lo Bello, Pietro Minelli, Filippo Pecora, Massimo Lombardi, Tommaso Battista, Natale Mascellino, Vera Buonomo, Francesco Leone.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Copagri