Difendere e tutelare l'agroalimentare campano e le sue eccellenze. Nasce con questo obiettivo Agricerti, la neo-costituita associazione che si prepara a fare la sua prima uscita pubblica domani a Carinola, in provincia di Caserta. 
Un'esigenza - quella di presidiare il valore e la salubrità dei prodotti campani - nata in seguito agli "attacchi mediatici legati alla Terra dei Fuochi", scrivono i promotori in una nota.

"La Campania non è solo la Terra dei Fuochi" è infatti il titolo dell'evento che si terrà domani 27 febbraio nella sala consiliare di Palazzo Novelli a Carinola, alle 18, durante il quale l'associazione presenterà la sua linea operativa.

Interverranno, insieme al presidente Pasquale Francesco Galdieri, il sindaco di Carinola Luigi De Risi, Mauro Mori professore di Agronomia alla Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli Federico II; Emilio Ciccarelli, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Napoli; il presidente della Cciaa di Caserta Tommaso De Simone; il presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania Massimo GrimaldiDaniela Nugnes, assessore all’Agricoltura della Regione Campania. 
L’incontro sarà moderato dalla professoressa Lidia Luberto, giornalista del Mattino.

"Le notizie trasmesse ai cittadini - scrive Agricerti - spesso generiche, infangano l’immagine di tutti i prodotti campani, creando nel consumatore il dubbio sulla loro genuinità. I cittadini campani, oltre ad avere avuto un danno dovuto all’inquinamento di alcune aree della Regione, vengono confusi sulla salubrità di tutti i prodotti, tanto da evitare l'acquisto. In questa, situazione i produttori delle altre Regioni ne traggono profitto, mentre quelli campani soccombono dal punto di vista commerciale, pur avendo un prodotto certificato ed esente da ogni traccia di sostanze inquinanti".
Tant'è che molte aziende fornitrici di importanti catene della Gdo hanno subito la revoca o la sospensione del contratto di fornitura, o sono state costrette a produrre una serie di certificazioni (molto costose) per non perdere la fornitura.

In altri casi, nonostante la genuinità del prodotto certificata da analisi, "hanno dovuto svendere il proprio prodotto a cooperative o commercianti di Regioni limitrofe che, a loro volta, l'hanno rivenduto a prezzi ben più sostenuti". Tutto ciò perché le notizie date ai cittadini non hanno mai specificato che il problema Terra dei Fuochi "riguarda una parte del territorio campano, sollevando un grosso polverone sull’intero sistema agroalimentare della Regione e mettendo in crisi il settore, sia da un punto di vista occupazionale che finanziario". 

L'associazione nasce dunque per fare chiarezza, "senza contrastare chi ha avuto il coraggio e il merito di focalizzare l’attenzione su un problema che è sotto gli occhi di tutti da decenni, ma con l’intento di creare sinergia con coloro che vogliono che in Campania ci sia un cambiamento di rotta e di mentalità, senza distruggere ciò che di positivo questa Regione ha dato e continua a dare grazie a una folta schiera di operatori onesti che ogni giorno profondono tutte le loro energie nelle proprie attività".

Agricerti ha già stipulato una convenzione con il laboratorio di analisi D’Aniello di Battipaglia che si occuperà dei prelievi e delle analisi dei metalli pesanti sul terreno e dei metalli pesanti e dei solventi sull’acqua di irrigazione. Il tutto sarà seguito dal direttore tecnico dell’associazione, Giovanni Fontaniello.

La Campania non è solo Terra dei Fuochi - INVITO