Il premio Ortofrutta d'Italia 2014 se l'è aggiudicato Angelo Benedetti, presidente e direttore generale di Unitec, azienda produttrice di macchine per la selezione della frutta. Il premio è stato assegnato venerdì 25 gennaio a Dozza (Bo) nel corso dell’evento "Protagonisti dell'ortofrutta" a cura della rivista Corriere ortofrutticolo e giunto alla seconda edizione, in partnership con il Cso - Centro servizi ortofrutticoli di Ferrara e il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, assessorato Agricoltura.
"La forte spinta all'internazionalizzazione e all'innovazione sono i motivi alla base di questo riconoscimento - spiega Paolo Bruni, presidente del Cso di Ferrara -. Elementi che sono al centro delle strategie dell'azienda che ha trasformato l'amore per la frutta in tecnologie di alto livello. L'internazionalizzazione e l’innovazione delle imprese sono, e saranno, sempre di più fattori determinanti per il successo e lo sviluppo. Dobbiamo puntare con forza a questi obiettivi che sono difficili, ma non irraggiungibili".
"Sono orgoglioso - ha detto Benedetti - e ringrazio il Cso e le aziende che hanno sostenuto e sostengono Ortofrutta d'Italia. Ringrazio anche tutti coloro che lavorano in Unitec, perché è solo con il lavoro di squadra che si ottengono i risultati. Premi e progetti come questo danno un segnale importante a tutto il settore ortofrutticolo e ai consumatori".
Insieme all’imprenditore romagnolo, hanno ricevuto un riconoscimento altri nove protagonisti del settore ortofrutticolo: Francesca Nadalini, Azienda Ortofrutticola Nadalini; Pino Calcagni, presidente del Gruppo Besana, Francesco Nicodemo, presidente Assofruit e Nicofruit; Michelangelo Rivoira, Gruppo Rivoira; Luigi Mazzoni, Gruppo Mazzoni; Luciano Torreggiani, presidente PeraItalia; Nicola Zanotelli, direttore From; Gerhard Dichgans, direttore generale Vog; Luigi Mion, Gruppo Eurospin-Migross. Questi ultimi premiati ma non presenti alla serata.
Verso la Pac 2014-2020
Dopo le premiazioni, si è parlato di effetti della Pac nel settore ortofrutticolo nel corso del talk show condotto da Lorenzo Frassoldati, direttore del Corriere Ortofrutticolo; Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo e Claudio Scalise, direttore di Sg Marketing Agroalimentare di Bologna.
"Questa nuova Pac è sicuramente più equa, permette una redistribuzione delle risorse più equilibrata - spiega De Castro -. Risorse che verranno assegnate anche tenendo conto di come si produce e non più solo di cosa. Credo che sia evidente la presenza di una maggiore flessibilità nella gestione dei fondi da parte dei singoli Paesi.
La componente 'verde' sarà una delle vere novità della Pac 2014-2020. Un altro aspetto da tenere sott'occhio è la promozione dei prodotti e delle nostre attività. Su questo fronte siamo all'inizio di un dibattito che deve essere ancora approfondito, anche se le risorse disponibili. Ma dov'era l'Italia quando determinate scelte venivano fatte in Europa? Il Parlamento europeo è una grande opportunità, ma deve essere sfruttata al meglio".
La Pac quindi strizza l'occhio al 'verde'.
"Mi sembra molto interessante l'inserimento del concetto di ecosostenibilità delle produzioni agricole o greening - commenta Scalise -. La riforma prevede una nuova forma di aiuti accessibili a quella 'agricoltura verde' che sostiene gli impegni ambientali dell'Ue (sottrazione di CO2, difesa del suolo, qualità delle acque, ndr). Aiuti accessibili a tutti gli agricoltori in ambito Ue, purché rispettino gli impegni ambientali previsti".
Sono poi interventui Ibrahim Saadeh, presidente di Italia Ortofrutta, e Marco Salvi, presidente di Fruitimprese.
"Italia Ortofrutta nasce nell'ottica di semplificare la rappresentanza nazionale e di rafforzare il settore ortofrutticolo - spiega Saadeh -. Solo insieme si può vincere, condivendo e confrontandosi continuamente senza arroccarsi sulle proprie posizioni. Che il nostro processo evolutivo sia di incentivo agli altri. Oggi la nostra Unione nazionale rappresenta un polo di oltre 6 milioni di tonnellate di prodotto per un fatturato di oltre 1 miliardo e 700 milioni di euro".
"L’Italia è ben rappresentata in Europa - ha detto Salvi -. Il momento è però difficile e le imprese esportatrici del Belpaese faticano a confermare la loro leadership. Siamo schiacciati dagli elevati costi del lavoro, dall'elevato costo delle risorse e da un cambio euro-dollaro che ci sfavorisce. Nonostante tutto chiuderemo il 2013 con un valore dell’esportato di 4 miliardi di euro. E' necessario che venga portata avanti una politica di armonizzazione, per permettere a tutti di giocare alla pari”.
L'intervento finale è stato affidato a Tiberio Rabboni, assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna: “Il settore primario e ortofrutticolo hanno ricevuto grande attenzione nel processo di elaborazione della Pac. Sia nel fresco che nel trasformato le novità positive non mancano. E' importante sottolineare l'inserimento del pagamento accoppiato e di una maggiore aggregazione dell’offerta sul mercato”.