Firmata dal ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo, prima di dimettersi, la dichiarazione dello stato di eccezionali avversità atmosferiche relative agli eventi calamitosi che hanno colpito le Regioni Puglia, Emilia-Romagna, Toscana e Basilicata.

Gli agricoltori che a seguito di tali eventi hanno subito danni alle produzioni agricole, alle strutture aziendali ed alle scorte, potranno così accedere alle provvidenze recate dal Fondo di solidarietà nazionale. Anche gli Enti gestori potranno, sempre con oneri a carico del Fondo, ripristinare le infrastrutture a servizio delle attività agricole, danneggiate dagli stessi eventi.
Le domande di intervento potranno essere presentate dai beneficiari alle autorità indicate dalla stessa Regione entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Nonostante la notizia positiva, i territori recentemente colpiti dal maltempo guardano con preoccupazione all'abbassamento delle temperature previsto per fine gennaio. Nei cosiddetti "giorni della merla", infatti, secondo i modelli previsionali arriverà un nucleo di aria gelida polare, proveniente dalla Groenlandia, che porterà freddo e neve su molte zone del Nord Italia, con i fiocchi anche a basse quote e nelle grandi città.

In particolare, è allarme gelo per verdure e ortaggi. La discesa della colonnina di mercurio avviene dopo che i primi venti giorni di gennaio hanno fatto registrare una temperatura massima superiore di circa 3 gradi a quella media del periodo, secondo le analisi Coldiretti su dati Ucea. A rischio ci sono le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli.

In provincia di Modena, i vigneti di Lambrusco Doc e le pere Igp devono tornare all’asciutto per scongiurare l’asfissia delle radici e la morte delle piante e si sta lavorando per ripulire case, magazzini, macchinari e stalle dal fango.

"L’andamento anomalo del mese di gennaio conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio - conclude la Coldiretti - con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e un maggiore rischio per gelate tardive".