Una situazione rappresentativa dell’intera situazione nazionale dove si moltiplicano gli eventi estremi e catastrofici per effetto dei cambiamenti climatici tanto che - sottolinea la Coldiretti - sono ben 6.633 i comuni italiani in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico, l’82% del totale.
A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che sono praticamente dimezzati gli agricoltori nelle aree marginali che se ne prendono cura negli ultimi 30 anni, durante i quali in Italia 3 milioni di ettari di terreno coltivato, pari alla superficie della regione Sicilia e Val d’Aosta assieme, sono stati abbandonati in montagna e collina o cementificati in pianura.
"Più di un milione di agricoltori – conclude Coldiretti - è stato costretto ad abbandonare le campagne nell’ultimo trentennio per la mancanza di concrete opportunità economiche e sociali. Occorre prioritariamente intervenire se si vuole realizzare una reale opera di prevenzione in una situazione in cui si aggrava la crisi economica".
Trattori in moto e agriturismi per gli sfollati
Nel frattempo, gli agricoltori sono all'opera per fronteggiare l'emergenza.
All’appello di Coldiretti sono numerosi i soci che hanno risposto mettendo a disposizione trattori con pala per poter arrivare più agevolmente sui centri ancora isolati e per ripristinare la viabilità all’interno delle zone più colpite. Anche gli agriturismo hanno risposto con grande disponibilità mettendo a disposizione le loro strutture con gli alloggi.
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Fonte: Coldiretti