“Sono anni che siamo costretti a intervenire con prodotti altamente tossici per salvaguardare la qualità del nostro mais - ha commentato Duilio Campagnolo, presidente di Futuragra -. Gli agricoltori sono stanchi di perdere competitività nei confronti degli altri paesi europei e chiedono di poter accedere all’innovazione biotecnologica, che darebbe risposte certe per preservare la qualità ambientale e agroalimentare. Senza il progresso saremo costretti ad andare a produrre all’estero”.
“Con la nostra petizione vogliamo ricordare alla Regione che nelle nostre campagne esiste una prassi ormai consolidata di coltivazioni diversificate che hanno permesso la coesistenza senza commistioni e senza che si sia mai creato nessun contenzioso giudiziario tra gli imprenditori che perseguono diversi obiettivi economici - ha continuato Campagnolo -. Chiediamo quindi che vengano rispettate le sentenze europee e che l’ignoranza colpevole della politica non ostacoli più i diritti degli agricoltori che si rifiutano di restare ancorati al Medioevo agricolo”.
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Fonte: Futuragra