L'Atlantico scalzerà il predominio dell'anticiclone africano, anche se è ancora presto per capire se verrà definitivamente chiuso il capitolo “Africa” dopo quest’ultimo scampolo estivo

Il punto della situazione
Numerosi nubifragi hanno colpito ancora una volta la Toscana, in particolare la Garfagnana. Qui, le abbondanti piogge hanno scaricato in poco più di 24 ore ben 360 millimetri a Barga, 320 a Gallicano, 305 a Fornovolasco e 290 a Ponte di Campia. Piogge straordinarie anche nel senese, con accumuli oltre i 200 mm caduti in poche ore, allagamenti ed esondazioni dei diversi torrenti che attraversano la zona.

Italia spaccata in due
Se le piogge non lasciano scampo al Nord, il Centro Sud fa i conti con il dominio dell'anticiclone africano. Da segnalare le punte oltre i 30 gradi raggiunte in Sardegna, ma le correnti subtropicali non si sono limitate al solo territorio nazionale. Tepore eccezionale in Germania, dove Francoforte ha raggiunto i 24 gradi e Monaco - ad oltre 500 metri di quota - ha superato i 23 gradi. Temperature alte anche in Svizzera con 25 gradi nei fondovalle e punte di 21-22 gradi in località poste a 1000 metri di quota. Picchi termici notevoli fin sul nord Europa, con 23° in Belgio e Paesi Bassi, quasi 20° in Danimarca e 23° in Polonia.

Ulteriori nubifragi
Il lento movimento dell’alta pressione dai settori occidentali a quelli orientali va ad innescare la temibile “configurazione di blocco”. L’anticiclone africano, oltre a penalizzare l'Italia, blocca il percorso delle perturbazioni oceaniche sull'Europa orientale. Le precipitazioni molto intense sono così costrette a stazionare in loco per un lungo periodo, distribuendo quantitativi spropositati nelle aree più esposte, in particolare i settori settentrionali italiani e le province occidentali toscane.
Giocheranno un ruolo fondamentale i venti meridionali che esalteranno l’aspetto orografico del territorio, quindi l'effetto dei rilievi (come le Alpi e l'Appennino), con locali punte di 80-100 mm nell'arco di poche ore.

Temperature oltre le medie
Su tutte le regioni, Nord compreso nonostante le violente precipitazioni, le temperature si trovano ben oltre le medie del periodo. Parlare di clima mite è riduttivo: questa definizione si può utilizzare per le condizioni climatiche settentrionali, localmente anche centrali, ma sulle meridionali il caldo è ben presente, esaltando pesantemente l'anomalia termica.
Vista la gran forma dell’alta africana, l'anticiclone tenderà a rafforzarsi ulteriormente nel fine settimana, grazie al nuovo affondo ciclonico al largo del Marocco. Situazione che incentiverà la risalita caldo-umida sulle Regioni italiane. Le temperature si manterranno estremamente alte toccando ancora una volta i 30°C.

Dura lotta tra Atlantico e Africa
Dall’analisi delle ultime emissioni modellistiche emerge la netta prevalenza dell'ipotesi atlantica, anche se vi sono ancora alcune discordanze. Il modello americano è più propenso ad una rapida sconfitta del fronte anticiclonico grazie una serie di perturbazioni atlantiche, mentre quello europeo si mostra più equo con l’alta pressione in graduale ascesa fino a raggiungere condizioni climatiche, sempre stabili, ma più consone al periodo.

Il lungo periodo
Il definitivo cambio circolatorio è visto nei primi giorni di novembre, con l'ingresso di una vivace perturbazione atlantica che spianerà la strada ad una prima incursione fredda continentale. Le temperature registreranno in questa occasione un brusco calo.