Nutrire la città che cambia è un progetto triennale di sperimentazione colturale di ortaggi non comunitari che si svolge in aziende agricole lombarde promosso da Ases, Associazione solidarietà e sviluppo, cofinanziato da Confederazione italiana agricoltori, patrocinato da Comune di Milano ed Expo 2015 e sostenuto da Fondazione Cariplo. La presentazione avverrà il 29 ottobre dalle 9 alle 13.30 a Palazzo Reale di Milano. Durante il convegno sarà esposta una ricerca sullo stato attuale delle coltivazioni e della distribuzione di ortaggi non comunitari in Lombardia.

Ci sono nuove opportunità imprenditoriali per il mondo agricolo: le abitudini alimentari dei nuovi italiani. Si tratta - ha dichiarato il presidente di Cia Mi-Lo-Mb Luigi Brognoli - di sviluppo innovativo per gli immigrati che hanno deciso di investire in questo settore, ma anche per gli agricoltori lombardi, sempre pronti a rispondere alle nuove richieste dei consumatori”.

Nutrire la città che cambia - ha spiegato il direttore di Cia Mi-Lo-Mb Paola Santeramo - nasce dalla constatazione della presenza nell’area metropolitana milanese di 'nuovi italiani' in arrivo dal resto del mondo, e dai loro bisogni alimentari, culturali e identitari. Una necessità sempre maggiore, come si può notare nel mondo del commercio, al dettaglio e all’ingrosso, e della ristorazione. Per questi motivi, e per rendere ancora più accogliente la nostra area metropolitana, abbiamo iniziato a lavorare a Nutrire la città che cambia, partendo da una indagine sull’attuale situazione di produzione e distribuzione degli ortaggi per le comunità di nuovi italiani. Abbiamo già notato che alcuni sono entrati anche nelle diete dei milanesi più curiosi e golosi”.

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