E’ questo il commento del presidente di Aiab, Vincenzo Vizioli che, insieme alla task force per un’Italia libera da Ogm, rete consolidata di 30 associazioni, era presente a Pordenone per fermare la violazione avvenuta con la semina Ogm fatta da Fidenato.
La task force, prendendo atto dell’atto amministrativo della Regione Friuli Venezia Giulia che, nel dare le indicazioni precauzionali sulla fase di raccolta, di fatto dà via libera alla semina di Ogm, non tenendo conto del decreto intermininisteriale, ha chiesto una revisione in chiave più restrittiva e cautelativa, impegnandosi stessa ad avanzare una proprio testo che contempli, oltre al divieto della semina, già contenuto nel decreto del governo, anche quello di raccolta e di gestione dei prodotti e che ponga un vincolo conservativo sanitario delle aree coltivate con semi Ogm.
Nel corso del vertice, non sono mancate critiche alla Regione per una mancata condivisione delle iniziative legislative e per i contenuti delle stesse sia da parte di associazioni ambientaliste, agricole e dei parlamentari.
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