Una crisi di governo sarebbe deleteria per l’economia e per l’intero sistema imprenditoriale: i flebili segnali di ripresa verrebbero cancellati. Soprattutto l’agricoltura, che già vive una fase molto delicata, potrebbe tornare nel tunnel della recessione. Si comprometterebbero i sacrifici richiesti in questi anni ai cittadini e alle aziende”. A lanciare l’allarme è stato il presidente nazionale della Cia, Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi ieri, 15 settembre, a conclusione della settima Festa dell’Agricoltura svoltasi per quattro giorni in Abruzzo, tra L’Aquila e Teramo.

L’agricoltura sta subendo le conseguenze della difficile situazione economica e finanziaria. Il settore primario -ha affermato Politi- comincia a segnare il passo, dopo i risultati positivi, sia sul fronte del Pil che dell’occupazione. E una crisi in questo momento si abbatterebbe come una mannaia, con riflessi negativi anche sull’export agroalimentare che continua a registrare un trend estremamente positivo”. Il presidente della Cia ha messo l’accento sulla necessità di uscire al più presto dall’attuale fase di incertezza e di riprendere la strada dello sviluppo. “Le imprese -ha rimarcato Politi- non possono continuare ad operare tra le difficoltà e con la mancanza di prospettive chiare per il futuro. Servono punti di riferimento e politiche incisive che solo la stabilità politica può garantire”.

Si conclude così la settima Festa nazionale dell’Agricoltura: per quattro giorni migliaia di cittadini hanno visitato gli stand che rappresentavano tutte le regioni, con le eccellenze enogastronomiche. Molti gli eventi che hanno caratterizzato la mostra-mercato: dalla sfilata dei trattori storici agli artisti di strada, dalle rappresentazioni della tradizione contadina ai cori e balli folkloristici fino alla musica medievale, passando per il teatro dialettale. E ancora, seminari e dibattiti sugli sviluppi del comparto. Di grande interesse gli incontri tenuti a L’Aquila sugli effetti del terremoto e quelli organizzati dai giovani agricoltori dell’Agia-Cia, dai pensionati dell’Anp-Cia e dall’Associazione Donne in Campo Cia.
Inoltre: laboratori, degustazioni guidate e lezioni di orientamento sulle scelte d’acquisto alimentari consapevoli, con “La spesa in campagna”. Non sono mancati la didattica e i giochi rurali per i più piccoli con specifiche aree dedicate e ampio spazio per la ristorazione e lo street-food.

Il numero uno della Cia nel comizio conclusivo ha inoltre annunciato che l’ottava Festa nazionale dell’Agricoltura, in programma fra due anni, si terrà in Calabria e sarà legata ai temi di “Expo 2015” che ha proprio nell’agroalimentare “made in Italy” uno dei settori portanti.