I fondi saranno destinati a finanziare le spese legali per ricorrere contro il decreto interministeriale del 12 luglio 2013 che per Futuragra è illegittimo e illiberale e per raccogliere dati scientifici per sopperire all’assenza della ricerca pubblica alla quale da oltre 10 anni viene impedito di operare.
I primi risultati del progetto guidato dal prof. Tommaso Maggiore, già ordinario di Agronomia generale presso l’Università degli Studi di Milano, saranno resi noti in occasione di un seminario in ottobre. I sostenitori potranno partecipare a visite didattiche presso il campo e saranno invitati alla festa in occasione della trebbiatura.
"Il campo di mais Ogm di Vivaro è il primo esempio di coltivazione biotecnologica in Italia - dichiara Dalla Libera -. Il campo è stato seminato nel pieno rispetto della normativa italiana ed europea e rappresenta un’occasione unica per l’agricoltura italiana di rinnovarsi. Il decreto ministeriale con il quale, ancora una volta, la politica vuole mettere a tacere le legittime richieste degli agricoltori e della comunità scientifica e limitare le prerogative europee deve essere contrastato".
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