Le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale lombardo Fava appaiono come strumentali e fuorvianti".
Così il Sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina ha commentato la presa di posizione dell'assessore lombardo in seguito alla dichiarazione dello stato di calamità in seguito al maltempo che si è abbattuto su Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana negli ultimi mesi.

"Fava insiste con questa sua teoria secondo la quale i soldi Pac e specificatamente quelli del secondo pilastro (Programmi di sviluppo rurale) essendo degli agricoltori devono restare agli agricoltori, teorizzando malamente che usarli per incentivare le forme assicurative sia come sottrarli ai diretti interessati. Nulla di più distante dalla realtà” spiega Martina, che continua: “Affrontare la tutela del reddito degli agricoltori di fronte a fenomeni calamitosi ormai sempre più frequenti, tutelare il loro reddito dalle crisi di mercato e garantirlo di fronte a fenomeni speculativi ha fortemente a che vedere con gli stessi”.

La riforma della Pac invita ad affrontare i temi sopracitati in maniera strutturale e organica e più efficacemente che in passato, sia attraverso forme di assicurazioni che attraverso l’istituzione di fondi mutualistici. La sfida per chi vuole realisticamente guardare al futuro – prosegue il sottosegretario – non può essere che questa, se mai si tratta di ridefinire all’interno dei fondi per il sostegno alle imprese le diverse priorità. Confondere la sottrazione di risorse con una diversa scelta di priorità è abbastanza grave”.

Martina ha concluso sottolineando l'impegno del Mipaaf "a reperire le risorse nel fondo di solidarietà nazionale e ad attivare tutte le forme di agevolazioni possibili per favorire e sostenere la ripresa del settore agricolo così fortemente colpito”.