In tema di Ogm è questa la posizione senza appello del professor Antonio Michele Stanca, consigliere dell’Accademia dei Georgofili, genetista e presidente dell’Unasa (Unione nazionale delle accademie per le scienze applicate, lo sviluppo in agricoltura e la tutela ambientale).
“L’Italia – prosegue Stanca, a margine di un convegno sull’acqua all’Accademia dei Georgofili di Firenze - secondo me sta commettendo un grave errore, che è quello di non permettere le valutazioni in condizioni controllate, ma in campo, sul valore agronomico di queste novità. Questa è la mia posizione personale e anche quella, ritengo di doverlo specificare, dell’Accademia dei Georgofili”.
Da sempre sostenitore convinto del progresso e della ricerca scientifica, studioso di fama internazionale, Stanca mette in guardia gli agricoltori italiani. “Con questa linea anti-Ogm gli imprenditori agricoli corrono il rischio – afferma - di non essere competitivi. Anche perché il nostro Paese è deficitario per quanto riguarda tutti i cereali, dal frumento alla soia, e da alcuni anni anche sul mais, commodity della quale abbiamo perso l’autosufficienza. Cominceremo a importare anche il mais, ma, come per la soia, se lo vogliamo esente da ogm non so proprio da dove si potrà importare, di questo passo”.
Una delle obiezioni sollevate da chi è contro gli Ogm, fa leva sulle produzioni tipiche, che non potrebbero usare prodotti geneticamente modificati. “Non è così. È un approccio semplicistico e non corretto, perché le produzioni Dop devono essere difese in chiave moderna e vanno difese in quanto hanno caratteristiche particolari e non solamente perché hanno una provenienza specifica. Altrimenti avremmo una Dop per ogni comune italiano e non deve essere così”.
Che fare, dunque? “Bisogna prima caratterizzare le produzioni, dare valore aggiunto in termini quali-quantitativi e non fermare assolutamente gli Ogm, che non c’entrano con la specificità delle Dop e nemmeno la impoveriscono. Gli Ogm, diciamolo chiaramente, sono una tecnologia per far produrre di più e meglio la pianta, senza insultare l’ambiente”.
Sulle recenti polemiche che hanno visto contrapposti il ministero delle Politiche agricole e alcuni agricoltori, Stanca vuole rimanere in disparte. “Il ministero da sempre ha chiuso il discorso Ogm – osserva - e gli Stati membri trascurano la sentenza della Corte di giustizia europea. Ma non è un problema solo del Mipaaf. Anche il ministero dell’Ambiente è coinvolto e ha delle responsabilità”.