Lo scorso venerdì 12 aprile le relazioni dei gruppi di lavoro sulle riforme istituzionali ed economiche e sociali sono state consegnate al presidente Napolitano: tra le proposte anche l'abolizione delle Comagri del Parlamento. Il presidente CopagriFranco Verrascina, commenta così: “C'è una contraddizione di fondo: mentre si pensa al contenimento del consumo del suolo, alla valorizzazione delle aree agricole, e a un utilizzo programmato delle risorse europee destinate al settore, allo stesso tempo si ipotizza la soppressione delle Commissioni agricoltura dei due rami del Parlamento o, se si vuole, l'accorpamento in altre. Da una parte c'è una parvenza di riconoscimento del ruolo del settore, dall'altra lo si esclude totalmente dall'attività parlamentare. Sarebbe grave e creerebbe un pericoloso precedente per altre eventuali controproducenti idee sul ministero delle Politiche agricole che resta necessario”.

Verrascina  ha poi aggiunto che Copagri ha già sostenuto l'importanza dell'immediata riproposizione del disegno di legge sulla tutela del suolo agricolo contro l'avanzamento della cementificazione. "Abbiamo anche ripetutamente invocato - conclude il numero uno di Copagri - una politica agraria nazionale in grado di finalizzare bene le risorse disponibili, comprese quelle provenienti dall'Europa. Chiediamo subito a chiunque andrà a governare di cambiare radicalmente visione sull'ipotesi di soppressione o accorpamento delle Commissioni agricoltura del Parlamento”.