E' nato venerdì scorso a Casa Artusi il Consorzio di promozione della piadina romagnola: si tratta di un nuovo passo avanti per il prodotto romagnolo dopo il riconoscimento Igp, per ora transitorio e a livello nazionale in attesa che si esprima in merito la Commissione europea.
Nel 2012  le quattro province hanno prodotto oltre 35 milioni di kg di piadina, sfiorando i 100 milioni di euro di fatturato: numeri importanti che hanno portato alla nascita del Consorzio di promozione della piadina romagnola, presieduto dal Elio Simoni, con il sostegno di un gruppo di produttori in rappresentanza di tutta la zona di lavorazione consentita dal Disciplinare, da Rimini a parte della Provincia di Bologna (9 comuni sul tracciato del fiume Sillaro), passando per Forlì-Cesena e Ravenna.

Obiettivo principale del Consorzio è l'organizzazione di iniziative per valorizzare il prodotto. Sono quattordici in questa prima fase (al 22 marzo) le aziende artigianali o semi-industriali che animano il Consorzio, in rappresentanza dell’intero territorio: Adp (Riccione), Alimenta Produzioni (Riccione), Compagnia della Piada (San Giovanni in Marignano - Rn), Piadina Le Vele (Bellaria Igea Marina), Riviera Piada (Rimini), Piada d’Oro (Saludecio - Rn), Acquamarina (Coriano - Rn), Alla Casalinga (Roncadello Forlì), Come una volta (Forlì), Gitoma (Bagnacavallo - Ra), Deco Industrie (Bagnacavallo), Gastone (Ravenna), Graziano Piadina Romagnola (Massa Lombarda), Negroni (Castel Guelfo – Bo). Un numero che è destinato a crescere dal momento che sono in corso di valutazione nuove adesioni da parte di piccole e medie aziende del settore.