Grande soddisfazione per i risultati raggiunti dalla delegazione italiana per i negoziati sulla riforma della Pac, in particolar modo sulla definizione dell’agricoltore attivo, la convergenza interna, lo sviluppo rurale e il greening. Sono punti fondamentali per l'agroalimentare italiano, per il suo sviluppo e le sue prospettive”. Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, a margine del Consiglio europeo dei ministri dell’agricoltura a Bruxelles.

 

Il ministro ha poi dichiarato che: “Ci sono questioni che richiedono ancora una discussione, come il tema degli aiuti diretti. Sul sistema di sostegno accoppiato dovremo avere una disposizione che si applichi a tutti i prodotti agricoli e non solo ad una short list. L’Italia sostiene la posizione di coloro che richiedono un livello più alto del 10% per erogare aiuti accoppiati”.

 
"Per lo sviluppo rurale - ha affermato Catania - chiediamo che la proposta della Commissione inerente le misure di gestione del rischio, che ora prevede un tetto del 65% del contributo pubblico relativo a queste misure, sia modificata elevandola all’80%, come previsto per casi analoghi dal regolamento che riguarda il vino”.

 

Il ministro ha infine ribadito che in merito all'organizzazione di mercato l’Italia sostiene con forza l’estensione di sistemi che prevedono l’indicazione obbligatoria dell’origine dei prodotti aggiungendo "mi dispiace non aver visto progressi su questo punto - e ha aggiunto, concludendo: "Abbiamo parlato troppo poco di ortofrutta e credo invece che il settore debba avere da noi segnali già da questo pacchetto di norme”.