Questo quanto emerge dall’ultimo Rapporto Unioncamere Lombardia relativamente al quarto trimestre del 2012.
In Regione, oltre al calo dei consumi di ortaggi e frutta - rimpiazzati da farina, uova e burro come ritorno al cibo casalingo - si registra un vero e proprio boom dell’orto “fai-da-te”: in giardino o sul balcone, dilagano, le coltivazioni domestiche di insalata, pomodori, piante aromatiche, zucchine, melanzane, piselli, fagioli e basilico.
Da semplice passione, la cura del verde si trasforma in “professione” attraverso la quale il lombardo riscopre il suo lato contadino: a questo proposito Agrofarma, l'Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica, ricorda che esistono soluzioni, come gli agrofarmaci, pensate e realizzate per la difesa e la cura delle coltivazioni amatoriali.
Secondo una ricerca pubblicata di recente da Nomisma, gli italiani che hanno scelto di dedicarsi al giardinaggio o all’orto fai da te sono circa 7,4 milioni (14,6% della popolazione).
I dati rivelano anche che se 1,2 milioni italiani hanno scelto di prendersi cura di un fondo agricolo, ben 2,7 milioni coltivano un orto, accontentandosi spesso solamente dello spazio concesso da terrazzi e balconi cittadini.
Al coltivatore amatoriale piace vedere il proprio giardino rigoglioso e consumare i prodotti ortofrutticoli da lui direttamente coltivati e curati, anche grazie all’utilizzo di agrofarmaci che difendono la salute della pianta e la proteggono dagli attacchi dei parassiti.
Secondo l’Istat, il 70% degli intervistati dichiara che la cura dell’orto contribuisce anche al mantenimento e alla valorizzazione del paesaggio.
“Gli agrofarmaci per uso hobbistico sono strumenti indispensabili per non veder vanificati i propri sforzi e vivere pienamente e in sicurezza i frutti del proprio lavoro, sui balconi, nei giardini o in piccoli terreni – ha dichiarato Karina von Detten, responsabile del Comitato uso bon professionale di Agrofarma -. Il comparto delle aziende produttrici di agrofarmaci per uso hobbistico pone massima attenzione ai requisiti di innovazione, efficacia e sicurezza di tali prodotti: Quest’ultima è sicuramente prerogativa fondamentale in tutte le fasi del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del fitofarmaco, sia in relazione all’ambiente che all’utilizzatore stesso”.
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