L’ultima proposta di tagli di Van Rompuy è pari a 18 miliardi che, però, potrebbero arrivare a 20 o 22: secondo Tiso questo significherebbe per l’Italia almeno un 8% in meno di fondi per gli aiuti diretti e un -18% dei finanziamenti per lo sviluppo rurale.
"I criteri assistenzialisti della Pac rappresentano - sottolinea Tiso - un freno alla produzione, sempre più bloccata, ma oggi più che mai vitale per il rilancio del primario, italiano ed europeo. Pertanto la proposta per la Politica agricola comune 2014-2020 - conclude Tiso –, penalizzante per il settore agroalimentare italiano e per le qualità delle sue produzioni, risulta inaccettabile".
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Fonte: Confeuro