Grazie alla green economy si aprono opportunità per oltre centomila posti di lavoro per i prossimi tre anni nelle campagne dove per la prima volta da dieci anni si è verificata un'inversione di tendenza e sono aumentate del 4,2 per cento le imprese condotte da giovani under 30 nel secondo trimestre del 2012, anche per effetto delle nuove professioni che vanno dall’agrigelataio al sommelier della frutta, dall’affinatore di formaggi al birraio a chilometri zero, dallo stagionatore di miele al lavoro nei mercati e nelle botteghe degli agricoltori di campagna amica. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che ha collaborato alla redazione del rapporto 2012 di Greenitaly presentato dalla fondazione Symbola proprio in occasione della divulgazione dei dati Istat sulle "Prospettive per l'economia italiana nel 2012-2013" che danno in peggioramento i dati della disoccupazione.

Secondo l’indagine Coldiretti/Swg la maggioranza dei giovani italiani vorrebbe gestire un agriturismo in piena campagna. "La metà dei giovani tra i 18 e i 34 anni - sottolinea la Coldiretti - preferirebbe infatti gestire un agriturismo piuttosto che fare l’impiegato in banca (23 per cento) o anche lavorare in una multinazionale (19 per cento)".
 
Con la green economy sono nate idee innovative come il "sommelier della frutta" che è una nuova figura professionale nata grazie ad Onafrut della Coldiretti, la prima associazione nazionale assaggiatori della frutta. I sommelier della frutta si propongono di insegnare alle nuove generazioni, e non, a riconoscere varietà, grado di maturazione, sapore, colore, origine e profumo di mele, pere, pesche e anche dei piccoli frutti. Chi punta al titolo di "maestro assaggiatore", il grado più alto della categoria, può frequentare corsi tenuti da docenti universitari ed esperti in analisi sensoriale ed aspirare a trasformare un hobby in un vero lavoro.

C’è chi come la cascina San Pé a Poirino (To) che produce “latte alta qualità” e in parte lo trasforma in gelato, organizzando visite guidate per far vedere alle scolaresche il processo di trasformazione. Vengono usati solo i migliori ingredienti e gran parte della produzione del proprio frutteto. www.agrigelateria.it.
Renata Madaio in Campania fa invece l’affinatore di formaggi: un mastro casaro più evoluto perché lavora il latte in alta montagna e “concia” il formaggio per renderlo unico. Affinare un formaggio vuol dire portare il prodotto, dopo la fase di stagionatura, ad una qualità superiore e ad un gusto tipico ed esclusivo del territorio di provenienza.
Saverio Denti in Emilia Romagna si è quasi trasformato in alchimista recuperando l’assenzio. Attraverso diverse sperimentazioni di essenze nasce l’Assenzio del mistico speziale, speciale distillato composto da anice verde, finocchio, artemisia, melissa e issopo, tutte erbe coltivate nei terreni dell’azienda. Nei laboratori aziendali le erbe, come un tempo, attraversano la macerazione e vengono alloggiate nei preziosi alambicchi con alcol a 85 gradi, poi vengono distillati, tutto attraverso un’esclusiva lavorazione manuale.
Vito Pagnotta in Campania nell’azienda dove si produceva il grano, oggi fa nascere una birra artigianale. L’azienda punta su ricerca e qualità, trasformando i propri cereali nella materia prima per la produzione artigianale della birra. "Un'esperienza che - continua la Coldiretti - si sta diffondendo in tutto il Paese dove si moltiplicano i birrifici a chilometri zero".