I media non vi hanno dato molta enfasi, ma all'incontro fra il fondatore di Microsoft e il premier Mario Monti si è parlato anche di agricoltura e Bill Gates si è dichiarato un fautore dello sviluppo dell'agricoltura nel mondo come strumento per battere la povertà. La notizia non è sfuggita a “Repubblica” del 24 febbraio che ha approfondito l'argomento intervistando lo stesso Gates. Far crescere l'agricoltura significa anche dare più spazio ai giovani e in questa direzione va la cessione di terreni demaniali decisi recentemente della quale si parla nell'edizione laziale del “Corriere della Sera” del 27 febbraio. Sullo stesso argomento torna il giorno seguente la “Gazzetta del Mezzogiorno” segnalando le opportunità che si possono cogliere. Ma la corsa alla terra sembra privilegiare, scrive “Repubblica” il 27 febbraio, gli impieghi per la produzione di energie rinnovabili piuttosto che le colture. Ma dal decreto liberalizzazioni, stando alle anticipazioni di “Italia Oggi” dell'1 marzo, arriva lo stop agli incentivi anche per le serre. Alle occasioni per investire in campo agricolo dedica un'ampio servizio il quotidiano economico “MF” del 25 febbraio, ma in questo caso si pensa più al ritorno economico che non alle produzioni agricole.

 

Alti e bassi

Le opportunità di investimento in agricoltura devono però fare i conti con le molte difficoltà del settore, a iniziare dal pomodoro che vede diminuire le richieste con la conseguenza di una possibile flessione dei prezzi, si legge sul “Giorno” del 24 febbraio. Va bene in compenso il settore ortofrutticolo che secondo i dati riportati su “Avvenire” del 25 febbraio, sembra resistere meglio di altri comparti al calo dei consumi conseguente alla crisi economica. Merito forse dell'aumento delle vendite dirette in crescita, come si può leggere su “Il Resto del Carlino” del 25 febbraio. Resta però aperto il capitolo delle difficoltà nei rapporti con la distribuzione organizzata che vede contrapposti produttori e Gdo per i tempi di pagamento previsti dal decreto “liberalizzazioni”, un argomento che rimbalza sulle pagine di molti quotidiani e fra questi “La Gazzetta del Mezzogiorno” e “Europa”.

 

Un po' di ossigeno

A dare una mano per rimettere in sesto i conti delle aziende agricole arriva il fondo di credito Ismea del quale si parla su “Italia Oggi” del 29 febbraio, al quale si aggiungono per gli agricoltori piemontesi i fondi descritti sulle pagine del “Giornale Piemonte”. E in Lombardia, come si può leggere su “La Provincia” di Cremona, si può anche contare sui fondi per 1,3 milioni di euro destinati alla promozione dei prodotti agricoli. A ridare ossigeno alle piccole e medie imprese, nelle quali possono rientrare quelle agricole, arriva l'intesa sulla moratoria dei crediti della quale scrive “Repubblica” del 29 febbraio. A proposito di crediti e debiti, quelli con Equitalia, scrive la “Gazzetta di Bari” stanno mettendo in ginocchio gli agricoltori, mentre tardano ad arrivare i sostegni comunitari gestiti da Agea, nei cui confronti si muovono molte critiche, come si può leggere su “Italia Oggi” del 25 febbraio.

 

Piace il “Pacchetto”

In tema di aiuti comunitari, non trovano ancora risposta le preoccupazioni per la riforma della Pac che trova l'Italia su posizioni molto critiche per le conseguenze sulla nostra agricoltura, argomento sul quale si sofferma “Avvenire” del 28 febbraio. Ma cresce il divario, sottolinea “Il Sole 24 Ore” del 25 febbraio, degli aiuti Ue con una distribuzione delle risorse che premia le aziende di maggiori dimensioni. Sulle decisioni prese a Bruxelles continuano dunque le critiche, ad eccezione di quanto deciso all'interno del “Pacchetto latte” che riscuote dalle pagine della “Gazzetta di Parma” un plauso a 360 gradi, specie per l'aver concesso la programmazione delle produzioni casearie. Programmazione che ora si vorrebbe estendere agli altri prodotti Dop, come i prosciutti. Se ne parla su “Italia Oggi” del 25 febbraio. Gli allevamenti di suini devono però fare i conti con le forti importazioni dall'estero, una preoccupazione lanciata dalle pagine del “Giorno” del 24 febbraio. E tornano in ballo le quote latte dopo la decisione presa in commissione Agricoltura della Camera di non sospendere il pagamento delle multe. Se ne parla su “La Padania” dell'1 marzo e su “Avvenire”, ovviamente con toni assai diversi fra i due giornali.

 

Nel mondo delle industrie

Parlando di import export c'è da segnalare la forte crescita delle esportazioni realizzata dalle industrie agroalimentari, un settore quest'ultimo che vede alcuni marchi in crescita, come per Ferrero (La Stampa, 25 febbraio) che cresce in Russia e negli Usa, mentre Nonno Nanni (Repubblica, 27 febbraio) punta sull'innovazione tecnologica degli impianti per migliorare quantità e qualità delle produzioni casearie, stracchino in prima linea. Per la Centrale del latte di Brescia (Il Giorno, 29 febbraio) arriva un interessante contratto con la catena McDonald che nei suoi locali servirà il latte proveniente da questo stabilimento. Una conferma dell'apprezzamento per le produzioni “made in Italy”, bandiera del marchio Orogel (Italia Oggi, 29 febbraio) che sulla provenienza locale dei prodotti ha costruito i suoi successi.