E' nata a Roma la Fima, la Federazione italiana movimenti agricoli.

Obiettivo: rappresentare le istanze del mondo agricolo in difficoltà. Ne fanno parte associazioni e movimenti di tutta Italia: dall'Emilia-Romagna alla Sicilia.

La struttura fondata da Anlac, Tavolo Verde (Puglia e Basilicata), Aspal (Lazio), Comitato spontaneo uniti per non morire (Molise), Cospa (Abruzzo), Cicc (Campania), GTA Gruppo trasversale agricoltori (Emilia Romagna), Movimenti per l’Umbria, Comitati in rete (Sicilia), Lega della terra, Associazione Durum Lucano, sarà aperta al contributo di altri movimenti agricoli italiani.

La XIII Commissione Agricoltura della Camera, durante un'audizione, ha preso atto della nascita del nuovo soggetto che
rappresenterà le istanze dei suoi associati e dell'agricoltura italiana in generale.

Gli esponenti della Federazione hanno evidenziato la grave situazione in cui versa il settore, proponendo una moratoria immediata dei debiti pregressi con l’Inps, con le Banche e con l’Agenzia delle Entrate per dare respiro alle sofferenze degli agricoltori.

Inoltre, hanno prospettato alla Commissione la necessità di ottenere in sede europea una deroga che consenta all’Italia di ripensare la propria politica agricola nazionale, e proposto di rivedere i livelli di inasprimento fiscale disposti dalla manovra (Imu
e accise).

"Consapevoli della grave situazione economica del Paese - fa sapere la Federazione in una nota - sono state formulate proposte a costo zero per lo Stato (riforma modalità di assegnazione del gasolio, liberalizzazione dei Centri assistenza agricola) e una regolamentazione dei mercati contro la speculazione e garantire il giusto reddito, alla stregua di una legge già esistente in Francia".